È consuetudine del nostro Festival chiudere il catalogo con i ringraziamenti dello staff a tutti coloro che ci hanno aiutato in questa impresa che è nata nel 2008 e che raccoglie sguardi sempre più attenti di autori ed attivisti, oltre al riconoscimento di una platea internazionale ormai considerevole.

Quest’anno ci vorrebbe uno spazio enorme, perché il 2013 è stato terribile, ma vissuto intensamente; abbiamo portato a casa importanti risultati, frutto della fantasia creativa e del lavoro appassionato di quelle persone che troverete elencate nel capitolo “il Direttivo”, ma l’esperto di comunicazione, il grafico e il tipografo ci guardano in cagnesco e dobbiamo contenere le nostre espressioni di gratitudine in poche righe.

Quindi diciamo grazie in primis a Mr. Christian Thimonier, Console Generale di Francia, e al suo staff per la cortesia con cui ci hanno accolto e seguito, al Comune di Napoli, al Sindaco e all’assessore Gaetano “Nino” Daniele e al suo staff, all’ Università  Suor Orsola Benincasa e al nostro amico prof. Antonello Petrillo, alla Università Federico II e ai professori Sergio Moccia, Clelia Iasevoli e Antonio Cavaliere, nostri tenaci sostenitori, alla prof.ssa Teresa Boccia del LUPT che, con l’assistenza della cara Lia Cacciottoli, ci ha aperto le porte del suo Istituto, al COINOR per la disponibilità dell’Astra Academy, alla Univ. L’Orientale e alla prof.ssa Valentina Grado, veterana del nostro Festival e a tutti gli studenti che ci hanno accompagnato. Grazie alle Consigliere Comunali, prof.ssa Simona Marino e dott.ssa Simona Molisso, alla dott.ssa Tecla Magliacano, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della CCIAA di Napoli. Grazie all’Istituto Italiano di Studi Europei e all’Hub di Giugliano per l’ospitalità a palazzo Palumbo e al Coord. CISL Scuola Napoli.

Non posso dimenticare alcuni amici ed amiche che, a distanza, ci hanno offerto il loro lavoro volontario in momenti critici, come Ilaria Lopez da Bari, Gianluca Loffredo da Poitiers e Dario Renda da Salerno. Tanti registi come Marra, Bruna, Orazi, Lee, Farinella, Greco ci hanno consentito di visionare le loro opere in cambio di un sorriso, grazie anche a loro.

E poi il team di informatici che ci ha regalato un web nuovo e splendente che darà lustro al lavoro di tutti: sto parlando di Roberto Dentice, di Pino Capasso e del metodico, instancabile, impeccabile Massimo Pepe. Un grazie al maestro Luigi Lucci, delicato pianista e compositore, a Claudio Cuomo e ai suoi cani di strada e al giovanissimo Luca Lanzano, mascotte del gruppo, filmaker in erba.

Ricordo a tutti che la nostra rete funziona per 12 mesi all’anno, capitalizzando il lavoro del festival e portando in giro per la città di Napoli e per il mondo gli autori e i testimoni di cui raccontiamo le storie; il progetto del Festival, ormai lo sanno tutti, nasce da una formula partecipativa e volontaria che costringe molti di noi a mettere in gioco il cuore, la testa e anche di più, senza alcuna forma di compenso, senza etichette di riferimento e reti di protezione. Il lavoro svolto da Antonio Manco, da solo per tre mesi nelle “villas miserias” di Buenos Aires, è stato epico e merita una racconto a parte che continuerà, dopo il Festival, con il progetto “Garganta Poderosa” di cui sentirete parlare.

Per questo vorrei dire un grazie personale a tutti quelli che hanno diviso le riunioni e il lavoro di gruppo e un abbraccio speciale vorrei dedicarlo a Giovanni Carbone, a Sabrina Innocenti, a Maria di Pietro e ad Andrea Bagnale perché, quando la strada si impenna (come è capitato quest’anno), può succedere anche agli scalatori più tenaci di doversi girare e cercare lo sguardo degli amici per capire se mollare o resistere, ed è in quei momenti che il nostro Festival è diventato realtà.

Arrivederci a presto.

mdb