Concorso Human Rights Doc
LE OPERE DEL CONCORSO CINEMATOGRAFICO “HUMAN RIGHTS DOC”
CINEMA ACADEMY ASTRA
via Mezzocannone, 109, Napoli
SABATO 7 DICEMBRE
dalle ore 20.00
IN UTERO SREBRENICA
di Giuseppe Carrieri , Italia/Francia 2013, 52 min.
È nel buio della notte che Munira, scavando in silenzio, ricerca le ossa del figlio ucciso nel genocidio di Srebrenica. A volte, ancora oggi, in mezzo a un campo di patate, queste vengono fuori come oggetti misteriosi a cui ogni madre si lega per trovare finalmente pace, nell’orrore infinito di una guerra che, per quanto finita, continua nei cuori e negli occhi dei sopravvissuti. Aida è stata stuprata e d’allora non può più diventare madre, Hajra, sfidando le mine, ha ritrovato un teschio e d’allora crede che appartenga al figlio.
NOI NON SIAMO COME JAMES BOND
di Mario Balsamo , Italia 2012, 73 min.
Era il 1985 quando Guido e Mario, amici del cuore, decisero di fare il loro primo viaggio assieme. A distanza di trent’anni le memorie dell’epoca si sovrappongono alla vita di oggi, segnata per entrambi dalla lunga battaglia contro un tumore. Decidono così di affrontare una nuova avventura e partire per un viaggio intimo e strampalato, denso di domande e di riflessioni sulla loro amicizia, sul senso dell’esistenza, sulla malattia.
NELLA TERRA DEI FUOCHI
di Marco La Gala, Italia 2013, 46 min.
In Campania, ai piedi del Vesuvio, nella stessa terra che i Romani chiamavano “Terra Felix”, esistono più di 2500 discariche illegali di rifiuti tossici. Centinaia di terreni sono completamente lasciati a se stessi e trasformati in discariche. Una piccola cooperativa sociale prova a recuperare un campo abbandonato da più di vent’anni. Riscoprendo la cultura contadina e le tradizioni popolari di un mondo che rischia di scomparire.
LOVEBIRDS – REBEL LOVERS IN INDIA
di Gianpaolo Bigoli, Italia 2012, 52 min.
Lovebirds sono giovani amanti ribelli che rischiano la vita per stare insieme. Costretti a fuggire dalle loro case e dal retaggio di una tradizione che, in India, vieta le unioni tra caste o religioni diverse. La storia di Sanjey e Arti, una coppia di giovani sposi in fuga, si intreccia con quella di altri Lovebirds in uno scalcinato rifugio a Nuova Delhi dove vengono aiutati da Mr Sachdev, fondatore dei Love Commandos, un gruppo di attivisti indiani decisi a supportare la loro scelta ribelle.
DOMENICA 8 DICEMBRE
dalle ore 20.00
STOLICA
di Elisabetta Lodoli,Bosnia/Italia/Usa 2013,65 min.
Stolica/Sedia (una sola parola per “sedia” in bosniaco, croato e serbo) è un film-documentario che intreccia le storie di uomini e donne, anziani e giovani a cui è accaduto di vivere su differenti sponde durante la guerra in Jugoslavia, dal 1992 al 1995. Il trattato di pace di Dayton ha ribadito però la divisione etnica e religiosa e, venti anni dopo l’inizio della guerra, chi è sopravvissuto sta ancora lottando per la definizione della propria cittadinanza.
DELL’ARTE DELLA GUERRA
di Luca Bellino e Silvia Luzi, Italia 2012, 85 min.
Milano, agosto 2009. Quattro operai salgono su un carroponte a venti metri d’altezza all’interno del capannone della INNSE, l’ultima fabbrica ancora attiva all’interno del comune di Milano. Vogliono fermare lo smantellamento dei macchinari e impedire la chiusura. I quattro restano per otto giorni e sette notti sospesi in uno spazio di pochissimi metri quadri. I media nazionali parlano di lotta operaia, ma è qualcosa di diverso. C’è una strategia chiara. C’è un esercito organizzato. Ci sono regole precise. È una guerra con un paradigma attuabile ad ogni forma di lotta. Un saggio di politica e guerriglia in quattro mosse.
IL ROSA NUDO
di Giovanni Coda, Italia 2013, 70 min.
Tra le milioni di vittime colpite dalla follia nazista nel periodo della seconda guerra mondiale, il francese Pierre Seel fu imprigionato nel campo di concentramento di Schirmeck perché omosessuale. Sopravvissuto a questa esperienza terrificante, nel 1982 è il primo a denunciare le terribili vicende che lo hanno accomunato a migliaia di altri omosessuali, marchiati come lui con il triangolo rosa: un coming out clamoroso che aggiunge altro orrore all’orrore. Il film, prendendo spunto dalla sua autobiografia, racconta in maniera teatrale ed evocativa l’Omocausto.
LUNEDI 9 DICEMBRE
dalle ore 20.00
MINEO HOUSING
di Cinzia Castania, Italia 2013, 59 min.
In mezzo a una distesa di agrumeti, nel cuore della Sicilia, a ridosso di una statale vagano sull’asfalto dei giovani immigrati. Costeggiano lunghe recinzioni oltre le quali si disegnano infilate di villette dai colori pastello, sembrano finte. Un nuovissimo Centro di Accoglienza nato sull’onda di una emergenza improvvisa. Un residence a cinque stelle, ex residenza dei militari Usa della base NATO di Sigonella. Il paese più vicino è Mineo: molti dei vecchi del posto sono stati emigranti, mostrano comprensione, criticano chi li rifiuta, ma si chiedono cosa ci fanno lì.
PER ULISSE
di Giovanni Cioni, Italia 2013,90 min.
Un centro di socializzazione a Firenze, frequentato da ex-tossicodipendenti, persone uscite dal carcere, senza domicilio, persone con percorsi psichiatrici. Cioni lo frequenta da qualche anno, come se fosse stato adottato in questo che sembra un porto di mare. Alcuni scompaiono, magari ricompaiono dopo qualche mese, magari non tornano più. Altri sbarcano, con la loro storia.
ANIJA – LA NAVE
di Roland Sejko, Italia 2012, 80 min.
Nei primi giorni di marzo del 1991, all’orizzonte della costa Adriatica dell’Italia meridionale fecero la loro apparizione fantasmagorica alcune navi che, con il loro carico umano, avrebbero segnato l’inizio di quello che sarebbe stato chiamato “l’esodo degli albanesi”. La metafora biblica non era, per una volta, un’esagerazione, mai nella storia del dopoguerra si era visto una fuga collettiva di quelle dimensioni. Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove sono oggi, vent’anni dopo?
MARTEDI 10 DICEMBRE
dalle ore 20.30 proiezione della sezione Human Rights DOC
LUCCIOLE PER LANTERNE
di Mario e Stefano Martone, Italia 2013, 42 min.
Nel 1981 Pinochet privatizza la quasi totalità delle risorse idriche in Cile. Nei trent’anni successivi i diritti per lo sfruttamento dell’acqua vengono ceduti a imprese nazionali e multinazionali interessate a produrre energia idroelettrica. Oggi sulla Patagonia cilena incombe il progetto HidroAysén che prevede la costruzione di cinque grandi dighe sui fiumi Pascua e Baker. Muovendosi tra passato e presente, il film ripercorre questi avvenimenti attraverso la storia di tre donne che, a centinaia di chilometri di distanza, provano a resistere.
THE WOMEN WORKERS’ WAR
di Massimo Ferrari, Italia 2013, 68 min.
La storia di due donne molto speciali che reagiscono in modo virtuoso e non convenzionale alla crisi economica e morale che stiamo vivendo. La più lunga occupazione femminile guidata da Rosa a Latina, e una fabbrica che “sforna dolci e produce pensiero” guidata da Margherita a Carrara.
THE CUBAN WIVES
di Alberto Antonio Dandolo, Italia/Austria 2012, 55 min.
The Cuban Wives rivela lo scandalo giuridico negli Stati Uniti conosciuto come “il caso dei 5”. Attraverso la vita dei famigliari, prime tra tutte delle moglie, madri e figlie di questi cinque uomini, il film rivela una storia d’amore e di resistenza in nome della giustizia. Nell’intimità delle loro case, siamo portati a condividere piccoli segreti e fragili speranze in un atmosfera in cui l’assenza dei propri cari diventa presente tanto quanto la battaglia quotidiana per la loro liberazione.