2a EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL CINEMA DEI DIRITTI UMANI
Napoli e il mondo

Napoli, 9-14 novembre 2009

Un programma ricco di eventi, film, spettacoli, autori e testimoni internazionali, un viaggio attraverso le periferie della città e i comuni dell’area vesuviana e flegrea per raccontare il disagio e l’impegno delle comunità e degli operatori sociali, in compagnia di numerose associazioni e gruppi di azione civile, discutendo di migranti, rifugiati, nuove schiavitù, diritti dei minori e dei detenuti, ambiente e beni comuni, ma anche ascoltando storie di desaparecidos argentini e africani raccontate dai protagonisti.

E, per finire, una riflessione a più voci sul futuro del documentario di impegno sociale, tra America Latina ed Europa.

Un appuntamento con l’informazione, il cinema e i diritti universali per non dimenticare il passato e agire nel presente, riaffermando la dignità della vita umana. Dal lunedi 9 e fino a sabato 14 novembre, Napoli e la sua provincia ospiteranno per la seconda volta il Festival del Cinema dei Diritti Umani, un impegno collettivo sostenuto da un gruppo di lavoro ricco di competenze che vede agire l’Associazione “Cinema e Diritti” di Salerno, in qualità di promotrice, in stretta collaborazione con il Festival DerHumALC di Buenos Aires e con l’apporto determinante di numerose associazioni tra cui ARCI Movie di Ponticelli, l’Istituto A. Tilgher di Ercolano, la Polisportiva Ercolano, la Federazione Territoriale “Città del Monte” dei Comuni Vesuviani, l’associazione Le Tribù di Torre del Greco, il network Artéteca, la cooperativa di donne D & S Group, l’associazione Dream Team – donne in  rete, il Centro Alberto Hurtado di Scampia, il Forum Sociale dei Rifiuti, la onlus L.E.S.S., ASPER – Eritrea e le Ass. Habeisha di Roma e Mossob di Milano, NECS (Network of Eritrean Civic Societies in Europe) e HRCE (Human Rights Concern Eritrea). la ong Cultural Video Foundation di Nairobi (Kenya), la Caritas Diocesana di Pozzuoli, la Rosa dei Venti e il Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano, gli amici di Beppe Grillo di Giugliano e Visione Globale, oltre a numerosi registi ed operatori culturali del settore.

Il Festival da quest’anno si avvarrà del patrocinio di alcune istituzioni locali tra cui determinante è l’apporto dell’Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania. Hanno dato il loro patrocinio morale anche l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, la Film Commission Campania, l’Università Federico II – Facoltà di Sociologia – e i Comuni di Ercolano, Castellammare, Torre del Greco. Con questa edizione, infine, il Festival inaugura una collaborazione con l’Ufficio del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà.

Sulle orme del primo festival

Dopo la prima edizione del 2008, gli organizzatori hanno deciso di confermare la formula partecipativa che ha consentito il coinvolgimento diretto di molte associazioni che operano nelle zone più difficili dell’area metropolitana di Napoli, favorendo la loro partecipazione alle fasi salienti della costruzione dell’evento. La presenza di questi protagonisti negli organismi direttivi della manifestazione ha permesso una fedele rappresentazione delle esigenze avvertite dalle comunità più esposte al rischio dell’emarginazione, consentendo l’emersione di un originale profilo della città che resiste al degrado del sistema socioeconomico e al ricatto della criminalità organizzata, trovando ogni giorno modi nuovi di sopravvivere e costruire il proprio futuro.

Convinti dell’esistenza di questa “città sommersa” che raramente trova posto nelle descrizioni oleografiche e neppure nella cronaca dei principali media nazionali, gli organizzatori hanno ritenuto di dover andare oltre i confini del proprio territorio, confrontando con altre comunità metropolitane i problemi che assillano la città di Napoli e il territorio campano. E’ nata così una rete di scambi tra le associazioni napoletane e le omologhe argentine della città e della provincia di Buenos Aires, favorita dal gemellaggio col Festival de Cine de Derechos Humanos de Baires, promosso dall’Instituto Multimedia DerHumALC, giunto quest’anno alla XI edizione. Con questi propositi, a fine maggio, una delegazione di associazioni campane che collaborano al festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, si è recata a Buenos Aires, sostenuta dall’Assessorato Regionale alla Istruzione, Formazione e Lavoro e accompagnata da “Cinema e Diritti”, per prendere parte all’evento speciale “Ventana sobre Napoles” collegato all’XI festival di Buenos Aires. La delegazione napoletana ha presentato alla rassegna 12 film e numerosi slide show, animando dibattiti pubblici per raccontare la Napoli dei giorni nostri, stretta tra una attualità inaccettabile e il suo grande passato. Ne è venuta fuori una straordinaria sintonia  e una fascinazione reciproca tra le due comunità, un’assonanza che ha radici antiche nell’emigrazione e nella semplicità dimenticata di due popoli latini, un sentimento che speriamo di far vivere e crescere attraverso i due festival del cinema. Un piccolo miracolo in tempi di globalizzazione selvaggia.

Questa iniziativa ha testimoniato quello che diciamo da tempo e cioè che il festival di Napoli non intende affermarsi come una manifestazione spettacolare, quanto piuttosto come una rete di iniziative culturali, sociali e politiche che vive tutto l’anno, utilizzando il linguaggio del cinema per comunicare con altre realtà analoghe, tenendo unito il territorio campano nel nome dei diritti universali, evitando la frammentazione del tessuto associativo e lo spreco di risorse preziose. Per ribadire questi intenti, con la seconda edizione del festival ci proponiamo di acquisire un ruolo stabile nella rete Human Rights Film Network (HRFN) che conta numerosi  poli nel mondo, ma nessuno nel Mediterraneo, ponendoci l’ambizioso obiettivo di progettare un luogo di incontro per le associazioni dei Paesi mediterranei che si battono per la dignità della vita umana.

Cercheremo di diffondere il dibattito sui diritti e il nostro approccio cooperativo e partecipativo alle comunità del Sud Europa e nel Nord Africa, del Medio Oriente e dell’Asia Minore che da sempre costituiscono una delle frontiere più irrequiete del mondo. Candidare Napoli a sede stabile della rete HRFN (Human Rights Film Network) è la nostra ambizione e questo vuol dire riconoscere alla città di Napoli la capacità di ospitare ogni anno, attraverso molteplici eventi, la gente che lotta in queste regioni per i diritti e la dignità della vita possa trovare ascolto e accoglienza in un ambito europeo in cui, oltre alle associazioni della società civile, ci saranno istituzioni locali, nazionali e internazionali animate da spirito di solidarietà. Allo stesso modo al festival di Napoli trova ospitalità la voce dell’America Latina che è la regione del mondo che sta più rapidamente cambiando i suoi equilibri politici e sociali e di cui il Festival DerHumALC è fedele specchio. Napoli può quindi guadagnare la funzione di ponte tra queste due aree del pianeta che debbono dialogare per aprirsi al cammino della democrazia.

Il programma dell’edizione 2009

Il festival avrà, come l’anno scorso, sede ogni giorno in un luogo diverso ma utilizzerà alcune sale del centro storico per presentarsi a tutta la cittadinanza. Infatti, oltre alle giornate di quartiere o nei comuni della fascia urbana in cui ogni giorno sarà trattato un tema di diritto universale, il Festival ospiterà al cinema ASTRA di via Mezzocannone, al cinema Filangieri e nella facoltà di Sociologia della Federico II alcuni “eventi speciali”.

Eventi speciali

Il primo, che avrà luogo mercoledì 11 novembre, vedrà l’incontro tra testimoni di massacri argentini e africani  a cui parteciperanno personalità internazionali del calibro di Hebe de Bonafini, leader storica delle Madres de Plaza de Mayo, Inez Izaguirre, ricercatrice dell’Università di Buenos Aires che ha pubblicato un libro denuncia sui desaparecidos, Inez Vazquez, direttrice della Università popolare delle Madres de Plaza de Mayo, Enzo Nucci di RAI Africa, Vincenzo Cavallo e Silvia Gioiello della ong Cultural Video Foundation di Nairobi e Christine Wambui Kinyanjui giovanissima regista kenyota che si occupa di diritti umani. La giornalista RAI Anna Scalfati avrà il compito di moderare la seduta. L’iniziativa si pone l’obiettivo di far uscire dall’ombra il dramma dei kenyoti, collegando il movimento di resistenza alla rete internazionale delle Madres e dei diritti umani.  Nel corso della seduta sarà proiettato “I Mugiki, la mafia di Nairobi” un documentario di Nucci e Cavallo a cui farà seguito un breve filmato di Kinyanjui sulla scomparsa di oppositori del regime, prodotto da CVF. Ad Hebe de Bonafini e Inez Izaguirre saranno affidate le conclusioni dell’incontro. Dopo le 19 avrà inizio una serata di memorie con le ospiti argentine e con Julio Santucho, direttore del festival del cinema dei diritti umani di Buenos Aires e testimone degli anni della dittatura e Jorge Denti, regista e testimone degli anni della dittatura. Sarà il giornalista Guido Piccoli a raccogliere i loro ricordi e, alle 21, è prevista la proiezione di “Raymundo”, il film che ricostruisce la vita del giovane regista desaparecido Raymundo Gleyzer.

L’evento di giovedì 12 novembre, dedicato ai DIRITTI NEGATI IN ERITREA e ai RAPPORTI  ITALIA – ERITREA è curato dall’associazione ASPER, con la partecipazione della NECS  (Network of Eritrean Civic Societies in Europe), dell’Agenzia HABESHIA  di Roma e del Comitato MOSSOB di Milano. La giornata è articolata in due sessioni e in entrambi  i casi le proiezioni saranno accompagnate da conferenze di esperti e da interventi di testimoni e rifugiati eritrei che attualmente risiedono in Italia o in altri Paesi europei; al termine di ogni sessione, gli ospiti,  Marco Cavallarin e Mussie Zerai, (moderati di mattina da Enzo Nucci, giornalista RAI e di pomeriggio da Mamadou Ly, storico e scrittore con Noel Joseph), risponderanno alle domande del pubblico. La sessione mattutina avrà luogo presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II, dove sarà proiettato il documentario “Eritrea: Voices of Torture”, di Elsa Chyrum (HRCE – Human rights Concern Eritrea) abbinato alla proiezione fotografica: “Asmara agli occhi di un artista – opere di Raffaello Fiumana e della gente di Asmara”. Il pomeriggio, al cinema Astra, sarà proiettata la recentissima video-inchiesta di Fabrizio Gatti, “L’amico Isaias” (prodotta da “L’Espresso”). L’incontro si chiuderà con il canto del musicista eritreo Banawaya, accompagnato da musicisti napoletani. All’ingresso del cinema Astra, il pubblico potrà assistere al tradizionale “Rito del caffè eritreo” e visitare la mostra “Eritrea: giù le mani dagli occhi” con le foto di Andrea Semplici, giornalista e scrittore.

La serata proseguirà all’Astra con la proiezione, fino alle 23. dei film in concorso

Venerdì 13 novembre, in due distinte sessioni (“il viaggio” la mattina al Filangieri alle 10.30 e “L’accoglienza” nel pomeriggio alle 18.30 all’ASTRA), sarà di scena l’odissea di migranti e rifugiati  che raggiungono le nostre coste e finiscono a lavorare come schiavi nelle campagne della nostra regione. Il dossier è curato dalla L.E.S.S. onlus. Nella mattinata al Filangieri, a commentare le rotte mediterranee del documentario “Sulla via di Agadez” di F. Gatti ci saranno Alessandro Triulzi, Gabriele Del Grande e Anna Liguori che tratterà il tema Respingimenti in mare e diritti umani. Parteciperanno gli studenti dell’Università Orientale di Napoli. Nel pomeriggio all’Astra, interverrà il coordinatore del progetto I.A.R.A. Marco Ehlardoe, dopo aver illustrato i risultati del progetto di integrazione ed accoglienza gestito da L.E.S.S., verrà effettuata una breve proiezione delle scene dello spettacolo “Le pareti della solitudine”, proposto dai rifugiati e richiedenti asilo del progetto, indicato come esempio di integrazione. Poi Marika Visconti, presidente della L.E.S.S. onlus, inviterà al dibattito Giacomo Sferlazzo, operatore sociale di Lampedusa e fondatore del locale festival del documentario, Mimmo Lucano, sindaco di Riace, il comune calabrese che ha inaugurato una nuova solidarietà accogliendo i curdi nel cuore del loro paese e Anselmo Botte della CGIL Salerno che segue e sostiene i diritti dei maghrebini di S. Nicola Varco (Sa) a cui la Regione Campania sta ora offrendo assistenza. Alle 20, proiezione del documentario “Erri de Luca racconta l’immigrazione dal cimitero di Lampedusa”.

La serata proseguirà all’Astra con la proiezione, fino alle 23. dei film in concorso

Sabato 14 novembre, alle ore 10.30 al cinema ASTRA, avrà luogo  l’ incontro  promosso dall’Authority regionale garante dei diritti dei cittadini privati della libertà, Adriana Tocco, per discutere sul tema del diritto alla affettività delle persone detenute delle necessità dei carcerati e di alcune iniziative che in queste settimane sono all’attenzione dell’opinione pubblica. Sarà proiettato il documentario “L’ora d’amore” con la partecipazione degli autori Christian Carmosino e Andrea Appetito. Tra gli ospiti figurano:  la dottoressa Lucia Castellano, coautrice del libro “Delitti e castighi” e direttrice del carcere di Bollate (Milano), ritenuto uno dei più avanzati d’Italia per le  condizioni di reclusione sperimentate; don Franco Esposito, cappellano del carcere di Poggioreale e promotore di una proposta di legge sull’affettività elaborata dalla Pastorale Carceraria di Napoli e Fabrizio Valletti, gesuita, volontario nelle carceri  ed animatore del centro Hurtado di Scampia. E’ previsto il coinvolgimento degli studenti di alcuni Istituti superiori di Napoli e di alcune facoltà universitarie.

Alle 16 proiezione dei film in concorso fino alle 18

Alle 18, sempre all’ASTRA, avrà luogo una tavola rotonda sul futuro del documentario di impegno sociale in Italia e in Sudamerica alla presenza di alcuni protagonisti locali e nazionali di questo genere  cinematografico e con la partecipazione di Julio Santucho, presidente e promotore del Foro Latinoamericano che introdurrà il tema, alla ricerca di alleanze transoceaniche per la produzione e diffusione di opere di informazione alternativa.  La presenza di Alessandro Signetto è da confermare. A lui saranno affidate le conclusioni del dibattito.

Alle 20 circa, la proclamazione dei vincitori del bando di concorso per film e opere multimediali di breve durata chiuderà la manifestazione. Alle 20.30 uno spettacolo di intrattenimento saluterà gli intervenuti.

Appuntamenti  itineranti

Per quanto riguarda gli appuntamenti itineranti, inizieremo il giorno 9 in cui sarà commemorata la scomparsa di Miriam Makeba e il festival aderirà alla giornata organizzata dalla Regione Campania a Castel Volturno.

Seguirà, martedi 10 novembre, la “giornata vesuviana” durante la quale a Portici, Castellammare, Torre del Greco e Ercolano si proietteranno film internazionali e si parlerà dei nuovi schiavi delle campagne (“gli invisibili”) e dei problemi degli immigrati clandestini, delle nuove leggi italiane e del respingimento di gente proveniente dalle coste africane.

A Torre del Greco in mattinata al cinema Corallo “L’ospite inatteso” di T. McChaty per le scuole superiori. Nel pomeriggio alle 19.30 una tavola rotonda con Giulia Malinconico di Amnesty Int., Maria Norcia, Antonio Borriello e Anselmo Botte della CGIL di Salerno, moderata dal giornalista Daniele Cerbone Alle 21 uno spettacolo teatrale particolarmente in tema, “Le pareti della solitudine”, prodotto da L.E.S.S. onlus interpretato da immigrati residenti a Napoli per la regia di Prospero Bentivenga, chiuderà la serata.Ad Ercolano alle 10,30  presso l’Auditorium dell’Istituto Superiore “Adriano Tilgher” in via Casacampora,3, proiezione di “Fortàpasc” di Marco Risi, in memoria di Giancarlo Siani. Introduce Sandro Di Domenico, giornalista de “Il Mattino”, autore del video “Per amore di verità”,  vincitore del  Premio Giornalistico “Una storia ancora da raccontare”.

A Portici, al cinema Roma, alle 17.00 e alle 20.40, si proietta “Complici del silenzio” di Stefano Incerti. Dopo la seconda proiezione ci sarà un incontro con il regista, l’attore Alessio Boni e con Hebe de Bonafini.

A Castellammare, alla Mediateca del Mediterraneo, nella mattinata, proiezione per gli studenti di “Si può fare” di G. Manfredonia, con discussione con l’autore. Nel pomeriggio proiezioni di cortometraggi, poi l’incontro, alle 20, con Marco Rovelli autore di “Schiavi” moderato da Giovanni Chianelli di Repubblica e con Maurizio Somma, Marika de Rosa e il vicesindaco Nicola Corrado. Un buffet “equo e solidale” curato dalla “Comunità Promozione e Sviluppo “ introdurrà la proiezione de “La Domitiana, dove non c’è strada non c’è civiltà” di R. Montesarchio.Mercoledi 11 novembre, a Ponticelli, la giornata sarà dedicata ai diritti dei minori e comincerà con la proiezione in anteprima di un film ad episodi realizzato da ragazzi alla presenza del Presidente dell’ARCI nazionale per celebrare il ventennale della Convenzione dei diritti dell’infanzia. Il film sarà ripetuto nel pomeriggio e si proseguirà con una serata di memoria argentina chiusa dall’ultimo film di Stefano Incerti, “Complici del silenzio”, alla presenza dell’autore, dell’attore Alessio Boni e di Hebe de Bonafini, leader delle Madres de Plaza de Mayo.  A Portici alle ore 18, al Fabric Hostel & Club, proiezione del film “Leonera” di P. Trapero.Il giorno successivo, giovedi 12 novembre, a Scampia, il centro Hurtado insieme con le associazioni “Dream Team – donne in rete”  e “Chi rom e.. chi no”, tratterà il tema dell’integrazione e dei ROM. Al mattino presso la Scola Jungla si proietteranno film sul tema del giorno e si incontreranno i ragazzi del liceo “Elsa Morante” e dell’IPIA con componenti della comunità ROM di Scampia. Alle 17.30, al centro Hurtado, proiezione di “Metà” e “Alisa” due cortometraggi prodotti da “Chi ROM e chi no”. Si prosegue con il dibattito “CITTADINO ROM: I DIRITTI NEGATI”, presenti l’on. Luisa Bossa della commissione Diritti Umani del MAE, Francesca Saudino vicepresidente di OsservAzione – centro di ricerca azione contro la discriminazione di rom e sinti – e Nazareno Guarnieri presidente della federazione “Rom e Sinti insieme”. Modera ed introduce Domenico Pizzuti sj con l’ausilio di brevi cortometraggi e assaggi di musica romanes. Una breve pausa gastronomica di cucina etnica introdurrà alle 20.30 la proiezione del film “Io, la mia famiglia ROM e Woody Allen” di Laura Halilovic che concluderà l’incontro. Nei locali del centro Hurtado, per tutta la durata del festival, mostra delle foto dell’artista ROM Balo CizmicA Castellammare alle ore 18, presso il Centro Immigrati di via S. Caterina, 11, saranno proiettati documentari del Festival DerHumALC di Buenos Aires

Venerdi 13 novembre, a Pozzuoli, alcune associazioni locali insieme con la Caritas Diocesana affronteranno il tema dei diritti dei cittadini privati della libertà, toccando temi delicati quali l’affettività in carcere. Nel pomeriggio alle 15.00 ci sarà la proiezione di “L’ora d’amore” che avverrà nel penitenziario femminile con dibattito animato dal direttore e vicedirettore del carcere Stella Scialpi e Arturo Rubino, oltre che dal sacerdote don Ferdinando Carannante e dall’autore Christian Carmosino. Alle 19 ad Artgarage sarà presentatoLeonera”, una fiction d’autore che ha riscosso molto successo a Cannes. Seguirà il dibattito, moderato dal giornalista  Ciro Biondi, con Margherita Dini Ciacci (Unicef) e Liliana de Cristoforo già direttrice di numerosi istituti di pena e autrice del libro “Donne, cancelli e delitti”; un originale recital della cantante Brunella Selo, intitolato “Il giardino segreto”, ideato da Gabriele Di Stefano, chiuderà la giornata. A Portici alle ore 18, in fuori programma, alla Libreria “Vocali – Non solo libri” ancora una proiezione di “L’ora d’amore” di Carmosino ed Appetito con la presenza di uno degli autori.

A Castellammare alle ore 19 presso la sede della “Comunita’ Promozione e Sviluppo” in via s. Vincenzo, 15 ci sarà la proiezione di documentari del festival di Buenos Aires

Sabato 14 novembre, nella mattinata, saranno di scena Mugnano, Chiaiano e Marano, con il tema ambientale che ha reso drammaticamente noti questi luoghi. Si comincia alle ore 9 al cirolo didattico “Giancarlo Siani” di Mugnano con la proiezione del film “Una montagna di balle” di N. Angrisano per gli allievi della scuola “Emilio Segre” di Marano. introdotto da esperti di ambiente, seguirà il dibattito “Ambiente, salute e diritti civili” a cui prenderanno parte Antonello Petrillo docente del Suor Orsola Benincasa, Maurizio Braucci scrittore e Giuseppe Comella primario oncologo dell’Ospedale Monaldi. Modererà il dibattito il presidente del Forum Rifiuti della Campania, Nicola Capone. L’incontro si concluderà con la presentazione da parte di Patrizio Rispo, uno dei protagonisti della fortunata serie televisiva “Un posto al sole“, del cortometraggio “Sunto” una produzione del Coordinamento Regionale Rifiuti (Co.Re.Ri) sulle alternative all’attuale sistema di gestione del ciclo dei rifiuti. Conclusione prevista per le ore 13.

Informazioni di carattere generale

Nella serata di sabato 14 novembre, subito dopo la conclusione della tavola rotonda sul valore e il futuro del documentario sociale, avverrà la proclamazione dei vincitori del concorso per le opere  delle categorie “Human Life” e “Eyes wide shut”.

Come consuetudine del festival, ogni giorno, nei quartieri che ospitano la manifestazione, ci saranno proiezioni mattutine per gli studenti degli ultimi anni delle scuole medie superiori per stimolare il dibattito sui diritti universali e sostenere le strategie del programma “Scuole Aperte” che l’Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione promuove da molti anni.

A partire dal 7 novembre, nei locali di  Giu*Box Gallery di via Morghen a Napoli,  per tutta la durata del Festival, sarà ospitata la mostra di 26 foto di Maurizio Cimino scattate a Buenos Aires durante l’ultimo Festival DERHUMALC. La mostra “Ciudad de la Furia“, a cura di Pasquale Lettieri ha il patrocinio anche dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e della Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Il Catalogo è in bicromia con un testo di Pino Bertelli, l’inaugurazione è fissata a sabato 7 novembre 2009, Interverrà durante il vernissage Luigi Caramiello docente di Sociologia dell’Arte e della Letteratura presso la facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. La mostra è accompagnata da un sottofondo sonoro costituito da un flusso di voci musiche e rumori urbani che Cimino ha registrato nella capitale argentina.

Rassegna videoart: Ciprian Necula , Zohreh Eskandari, Paskua, Mauro Rescigno, Nicolas Pascarel.

L’ingresso a tutti gli spettacoli, incontri e dibattiti è completamente gratuito.