Calendario proiezioni concorsoL’idea di rintracciare e valorizzare un cinema d’ispirazione sociale che potesse aiutare nella comprensione delle disuguaglianze, delle ingiustizie, delle oppressioni che popolano il mondo, è stata fin da subito la leva sulla quale si è costruito questo momento d’incontro che è il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Sede ormai storica del Concorso Cinematografico, grazie alla collaborazione con Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Coinor, è il Cinema Academy Astra, luogo simbolo della popolazione studentesca napoletana, nel cuore del centro storico della Città. Qui si svolgeranno da venerdì 6 a lunedì 9 dicembre, le proiezioni, ogni sera dalle ore 18,00.

In questi sei anni l’appassionato lavoro di progressiva scoperta di un certo modo di fare cinema si è rivelato col tempo senza limiti e senza confini, permettendoci di arrivare, grazie al racconto audiovisivo, praticamente in ogni angolo del mondo. Anche quest’anno la selezione tra gli oltre 130 titoli iscritti è stata complicata, sia per la volontà d’includere nelle sezioni ufficiali il più alto numero di opere che restituiscano allo spettatore una panoramica sempre più ampia e dinamica sulla realtà che ci circonda, sia per l’elevato livello di narrazione intercettato ed ormai raggiunto. Il segno tangibile che la strada intrapresa sia quella giusta sta anche nella presenza di diverse opere provenienti da alcuni dei principali festival di cinema mondiali.

Tra le due sezioni di concorso sui lungometraggi documentari, Human Rights Doc, e sui cortometraggi, Human Rights Short, spiccano realizzazioni di ampio respiro con stili e linguaggi diversi, con sperimentazioni narrative e coraggiosi slanci, una sorta di caleidoscopio sia della complicata situazione dei diritti della persona in tanti posti del mondo, sia dell’articolato quadro di un cinema orientato al reale, il quale attinge con forza e a piene mani nelle storie della gente comune cercando di rispettarne con tatto la dignità.

Non è un caso che finalmente anche nel nostro paese il cinema che osserva il reale, il cinema cosiddetto documentario, stia conquistando spazi che potrebbero contribuire alla formazione di una coscienza diversa soprattutto per quanto riguarda le giovani generazioni. E’ anche per questo che il Festival continua ad insistere sulla platea sterminata di studenti universitari attraverso la presenza della “Giuria Giovani”, formata in collaborazione con gli atenei partenopei, che assegnerà una Menzione Giovani tra le due sezioni concorso e, per la prima volta, con una Menzione Speciale Studenti assegnata in via sperimentale ad uno dei cortometraggi della sezione Human Rights Short da studenti del Liceo Sugèr St. Denis di Parigi insieme a studenti napoletani.

Quest’anno, invece, le Giurie Ufficiali del Festival, composte in maniera variegata con figure provenienti dal campo cinematografico e con altre impegnate in prima linea in lotte per la dignità della persona, saranno due, una per la categoria dei lungometraggi documentari ed un’altra per quella dei cortometraggi ed avranno il compito di stabilire i due vincitori che, oltre a ricevere un contributo per partecipare al prossimo Festival DerHumALC di Buenos Aires, vedranno le loro opere entrare di diritto nella rassegna dedicata a Napoli (“Ventana sobre Napoles”), diventata un appuntamento fisso del festival argentino.

La Giuria per la Sezione “Human Rights Doc” è composta da:

Maurizio Braucci. Napoli 1966, scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato nel 1999 il romanzo Il mare guasto (tradotto in Francia dalle Ed. Métailié), nel 2004 i racconti Una barca di uomini perfetti per le Edizioni E/O, nel 2010, per Mondadori, il romanzo Per sé e per gli altri. Come sceneggiatore ha collaborato con i registi cinematografici Matteo Garrone (GomorraThe Big House), Abel Ferrara (Napoli, Napoli, Napoli) Giuseppe Gagliardi (Tatanka) Leonardo Di Costanzo (L’intervallo). Come drammaturgo ha collaborato con i registi teatrali Marco Martinelli (Pace!) e Armando Punzo (Pinocchio). Ha curato vari libri di reportage e inchiesta, collabora con il mensile «Lo Straniero» e con vari quotidiani, promuove progetti sociali con gli adolescenti, tra cui il progetto di teatro e pedagogia “Arrevuoto”. Con Il mare guasto ha vinto il Premio Volterra per Cassola 2001 e il Premio Bastia Arte Mare 2002. Con Gomorra, per la migliore sceneggiatura, ha vinto i premi EFA 2008, il Chicago International Film Festival 2008, il David Donatello 2009.

Barbara Rossi Prudente. Nata a Caserta, si è laureate in Lettere moderne presso l’Università di Napoli. Dopo una parentesi come assistente e aiuto regista su svariati set, nel 1999 ha vinto il Premio Solinas con la sceneggiatura del lungometraggio Esterno sera (1999), per poi frequentare, nel 2000, la Scuola di Fiction Mediatrade, dove ha anche insegnato nel 2003.  Come sceneggiatrice ha collaborato a serie tv quali Carabinieri, Le stagioni del cuore, Elisa di Rivombrosa, Un posto al sole, Commissario di bordo, Finché morte non vi separi e La squadra. Con il cortometraggio Sole ha vinto il David di Donatello 2004, mentre con Non ti aspettavo ha partecipato al Tribeca Film Festival nel 2006. Tra il 2001 e il 2008 ha diretto alcuni documentari trasmessi dalla Rai: La carne fresca; Con i piedi per terra; 24 dosi d’amore al giorno. Tra i suoi ultimi lavori, il documentario La bambina deve prendere aria, girato nel clou della crisi dei rifiuti in Campania, ed Esterno sera, che segna il suo esordio nel lungometraggio di finzione.

Enzo Lavagnini. scrittore, autore ed esperto di cinema ha pubblicato Pasolini, Sovera Edizioni, 2009; Cinema e natura, ARPAV, 2011; Il giovane Fellini nello splendente fulgore della vita, Palombi Editori, 2011; Rapporto Confidenziale – Luigi Di Gianni: cinema e vita, Edizioni Nuova Cultura, 2012. Inoltre contributi per i volumi: Il maestro e la meglio gioventù: Pasolini e la scuola, Aliberti, 2005; Clara Calamai. L’ossessione di essere diva, Marsilio Editori, 1996, a cura di Italo Moscati; la serie dei volumi della Fondazione Libero Bizzarri di San Benedetto del Tronto, a cura di Italo Moscati, editi da Marsilio: 1967. Tuoni prima del maggio; 1969. Un anno bomba; 1970. Addio Jimi; 2001. Un’altra Odissea. Ha scritto per «Duel», «Lo straniero», «Altro cinema», «Cinema d’essai».

Per la Sezione “Human Rights Short” è invece composta da:

Turi Finocchiaro. A seguito di una formazione tecnica e artistica in Francia, lavora principalmente come aiuto regia e direttore di produzione. Dal 1993 al 2001 si occupa di ricerca di finanziamenti europei (Media et Eurimages) principalmente per film documentari e collabora regolarmente con produzioni italiane, belghe e francesi. Nel 2001 a Roma crea Impronte digitali, società di sviluppo per cortometraggi e film documentari. Poi si trasferisce a Bruxelles e nel 2004 crea Borak Films. Dal 2003 lavora principalmente come regista di documentari con Nathalie Rossetti coltivando un interesse particolare per tematiche legate all’antropologia, alla musica e ai diritti dell’uomo. Nel 2006 crea il FaitoDOCfestival, festival tematico di cinema documentario di cui è fino ad oggi direttore artistico insieme a Nathalie Rossetti. Nel 2009 il loro film Oltre la legge del sangue vince la II edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.

Ernestina (Enny) Mazzella. Nata a Napoli il 12 Febbraio del 1969, è laureata in Scienze motorie. “Prestata” al cinema “per amore” dal 2002 collabora con suo marito Michelangelo Messina alla realizzazione della Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo e soprattutto dell’Ischia Film Festival di cui, dopo alcuni anni di esperienza, è divenuta direttore organizzativo. Dal 2005 è membro dell’Osservatorio scientifico permanente sul Cineturismo ed ha assistito vari laureandi per la realizzazione di tesi di laurea su questo argomento. Dal 2007 è socia dell’AFIC,  Associazione Festival Italiani di Cinema, in seno alla quale, per un biennio, è stata membro del consiglio direttivo.

Gianluca Solera. Nato nel 1966 a Riva del Garda, Gianluca Solera è stato uno dei co-fondatori della prima lista verde civica in Italia, a Mantova. Dopo gli studi universitari in Urbanistica e Pianificazione territoriale a Venezia, Parigi e Berlino, è stato per dieci anni consigliere al Parlamento europeo con i Verdi e i regionalisti europei. Con la Fondazione “Anna Lindh” per il Dialogo tra le Culture, la più prestigiosa istituzione del Partenariato Euro-Mediterraneo, ha costruito dal 2005 una rete di quattromila organizzazioni di oltre quaranta paesi che lavorano per dialogo, riconciliazione e cooperazione umana, sociale e culturale tra Europa, mondo arabo, Israele e Turchia. Autore di diversi libri, tra cui Muri, lacrime e za’tar (2007) e Riscatto mediterraneo (2013), ha pubblicato saggi sul tema dello sviluppo sostenibile e dell’ecologia urbana. Il suo blog, gianlucasolera.it , è un’aggiornata e approfondita finestra sulla questione mediterranea, tra politica e interculturalità. È  membro di European Alternatives, Mediterranean Citizens Assembly e co-fondatore di The People Yes! Network.

Per il terzo anno consecutivo, infine, il Comitato di Selezione del Festival, che da sempre svolge un lavoro certosino di visione, discussione e scelta dei film, provvederà all’attribuzione della Menzione Vittorio Arrigoni e Juliano Mer-Khamis, al film che con maggior coraggio e passione sarà in grado di raccontare uomini e donne in lotta per i diritti.