Tutto pronto per la sesta edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli
Torna dal 3 al 13 dicembre per la sesta edizione, accendendo ancora una volta i riflettori sulle storie, le testimonianze e le violazioni dei Diritti Umani ai quattro angoli del mondo, il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.
Il cartellone della Rassegna 2013 sarà presentato alla Stampa e alla Città Martedì 3 dicembre alle 10,30 presso la Sala Giunta del Comune di Napoli.
Anche quest’anno il Festival spiegherà le sue ali attraverso varie sezioni: il Concorso Cinematografico, fil rouge della manifestazione; gli “Eventi tematici e internazionali”, cuore della visione globale del Festival e la sezione “Sguardi di genere”, dedicata ad “allenare” bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne a cogliere le “diversità” tra i propri punti di vista e quelli altrui.
Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è reso possibile grazie al lavoro instancabile di una Rete di Operatori, Enti e Associazioni che volontariamente offrono il proprio contributo per la realizzazione della kermesse. Associazione capofila è “Cinema e Diritti”, presieduta da Maurizio Del Bufalo, la quale dialoga con una pluralità di soggetti di pari dignità, quali: Antigone, Arci Movie, Arteteca, Asper – Coordinamento Eritrea Democratica, Associazione Federico Aldrovandi, BLab, Chi ROM e… chi NO, Dabar Film, École Cinéma, Federazione Territoriale Città Del Monte, Forum Campania ROM, Garibaldi 101, GESCO, Hobos, Il meglio di te ONLUS, Indiani d’occidente, Informatici senza frontiere, Instituto Multimedia DerhumALC, Le gioie di Marisol, Medici senza frontiere – Gruppo di Napoli, Operatori di Pace – Campania, Scuola Media Statale “G. Diano” di Pozzuoli, Istituto “Galileo Ferraris” di Scampia (Napoli), Seme di Pace.
Maurizio Del Bufalo, coordinatore del Festival sin dalla sua prima edizione, così ha annunciato la Rassegna che sta per iniziare: “Eric Hobsbawm, lo storico del secolo breve, chiamato ad aprire il festival di Salisburgo 2006, esordì con una domanda provocatoria “Perché organizzare Festival nel XXI secolo?”. E’ interessante vedere come Hobsbawm, in quella circostanza, fece continuo riferimento all’Italia, culla dell’Opera e paese dei cento campanili, per indicare una via d’uscita dalla crisi dei festival. Egli sosteneva che la vivacità dei piccoli centri, delle periferie del mondo, avrebbe potuto salvarci e dare nuova vita ai festival, perché in quei luoghi è più facile far emergere la creatività, unico antidoto al conformismo delle metropoli. Se non ci fosse amore per la cultura, per la forza del cinema e il desiderio di tanti giovani autori di raccontare con nuove parole quello che sta accadendo, questo Festival non sarebbe mai nato. A questi autori in erba, cui il nostro lavoro guarda, e alla gente che ci dà il coraggio di raccontare le storie che sentirete, è dedicato il futuro del nostro Festival, con spirito di lotta e di resistenza. Per metterci in rete con loro e capire dove orientare il nostro cammino”.
Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli apre il 5 dicembre al PAN (ore 18,00) con un evento straordinario, la mostra fotografica di una grande testimone dei Diritti Umani, Liu Xia, in anteprima italiana. Nella giornata di chiusura, ospiterà l’incontro del Coordinamento dei Festival Campani, venerdì 13 dicembre alle ore 16,00 presso la Sala Dumas dell’Istituto Francese di Napoli.