Lungometraggi
Human Rights Doc
BIR (WELL) di Veysi Altay
TURCHIA, 2018, 1h3′
Negli anni ’90 molte persone in Kurdistan sono state arrestate e interrogate sotto tortura; i loro assassini hanno eliminato i corpi gettandoli dagli elicotteri o seppellendoli in pozzi pieni di acido. Migliaia di persone sono state uccise da forze paramilitari – come Jitem e Hizbul-Kontra – finanziate e sostenute dallo stato, sebbene si siano sempre attenute alla linea: “Non l’abbiamo fatto”. Il documentario “BÎR” racconta il caso di sette persone, tra cui quattro bambini, scomparsi dalla città di Kerboran [Dargeçit] nel 1995, e la ricerca instancabile delle loro spoglie da parte delle famiglie.
INSIDEOUTSIDE di Roberto Orazi
ITALIA, 2018, 54′
Il film racconta le storie di un gruppo di pazienti psichiatrici che da molti anni frequentano il Centro Diurno della Comunitàà terapeutica Reverie. La loro quotidianità è il risultato di un lungo e doloroso percorso nella malattia mentale. Ora hanno voglia di ricominciare a progettare la loro vita. Il lavoro, l’amore, l’amicizia, deisideri che erano stati interrotti. Dentro e Fuori dalla malattia, dalla vita, da uno stigma sociale.
SISTERS FOR SALE di Ben Randall
AUSTRALIA, 2018, 1h27′
Uno sguardo potente e molto personale sulle complesse realtà della tratta di esseri umani: giovani donne Hmong al confine tra Vietnam e Cina si trovano intrappolate tra una consuetudine violenta e un malvagio mondo criminale. Tradite, rapite e vendute al di là del confine per matrimoni forzati con uomini sconosciuti, due giovani amiche sono costrette alla scelta straziante tra le loro figlie e la loro libertà.
STRANGE FISH di Giulia Bertoluzzi
ITALIA, 2018, 55′
Come ci si sente a vedere un corpo morto fluttuare nel mare come uno strano pesce? Questo film evoca l’assurdità di Zarzis, una città di pescatori tunisina ai confini della Libia devastata dalla guerra, dove la pesca è diventata una fonte di paura. Incontriamo Salah Mecherek, Chamseddine Bourassine e Chamseddine Marzoug. Ogni volta che Salah esce in mare, teme di imbattersi in qualcosa di strano. Dopo la rivoluzione tunisina, Chamseddine Bourassine fonda l’Associazione dei pescatori con l’obiettivo di coordinare la risposta alla crescente crisi migratoria, mentre Chamseddine Marzoug finiscea fare il più orribile dei lavori: il becchino in mare.
THE HARVEST di Andrea Mariani
ITALIA, 2017, 1h13′
Gurwinder viene dal Punjab, da anni lavora come bracciante delle serre dell’Agro Pontino. Da quando è arrivato in Italia, vive insieme al resto della comunità sikh in provincia di Latina. Anche Hardeep è indiana, ma parla con accento romano, e si impegna come mediatrice culturale. Lei, nata e cresciuta in Italia, cerca il riscatto dai ricordi di una famiglia emigrata in un’altra epoca, lui è costretto, contro le norme del suo stesso credo, ad assumere metanfetamine e sostanze dopanti per reggere i pesanti ritmi di lavoro e mandare i soldi in India. Un docu-musical che, per la prima volta, unisce il linguaggio del documentario alle coreografie delle danze punjabi, raccontando l’umiliazione dei lavoratori sfruttati dai datori di lavoro e dai caporali. Due storie che si intrecciano nel corso di una giornata, dalle prime ore di luce in cui inizia il lavoro in campagna alla preghiera serale presso il tempio della comunità. Un duro lavoro di semina, fatto giorno dopo giorno, il cui meritato raccolto, tra permessi di soggiorno da rinnovare e buste paga fasulle, sembra essere ancora lontano.
THE TRUTH – LOST AT SEA di Rifat Audeh
CANADA, 2017, 56′
Nel 2010, un gruppo di attivisti e cittadini di dozzine di paesi si sono riuniti per lanciare la Freedom Flotilla, un convoglio di navi civili umanitarie con lo scopo di evidenziare la sofferenza dei palestinesi nella Gaza bloccata illegalmente, rompere questo blocco e alleviare la difficile situazione della popolazione. Israele ha attaccato la Flotilla di notte nel Mar Mediterraneo, uccidendo dieci attivisti, ferendo e imprigionando altre centinaia di partecipanti internazionali. Interamente realizzato con filmati girati dai mediattivisti presenti sulla Freedom Flottilla, diretto e narrato da uno dei sopravvissuti all’assalto delle forze speciale israeliane, il film mostra l’attacco israeliano alla flottiglia e analizza le affermazioni dei portavoce israeliani, giustapponendole al racconto e alle dichiarazioni dei sopravvissuti prima, durante e dopo l’attacco, inclusi alcuni filmati mai visti prima a bordo delle navi prima dell’attacco.
TIGERNUT di Andoni Monforte e Bouba Kambou
SPAGNA, 2018, 1h15′
Una guerra commerciale mondiale è scoppiata sul controllo e la distribuzione del nuovo Super Food salutare, le noci tigre, che presto faranno parte di tutte le diete salutari. Un’indagine che rivela una trama di corruzione internazionale e abusi sulla produzione di noci tigre da parte di società europee e americane che sfruttano le risorse africane. “Tigernut” mostra la risposta incoraggiante di migliaia di famiglie che resistono a questo tentativo di controllare le proprie risorse attraverso iniziative come la cooperativa di Mousso Faso.
WE ARE ERCOLINI di Giacomo Del Buono
ITALIA, 2018, 54′
La storia della prima squadra di calcio giovanile composta da giovani rom. Sogni, aspettative e speranze di un gruppo di giovani giocatori verso l’integrazione.