balcaniMercoledì 11 dicembre alle 10,00 il Festival ritorna all’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” (Corso Vittorio Emanuele, 292) con il convegno “I Balcani a crocevia, tra Europa e conflitti” a cura di Gianmarco Pisa (Segretario Istituto Italiano Ricerca per la Pace) e Operatori Di Pace – Campania con Antonello Petrillo (sociologo, docente presso Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”), Ottavio di Grazia (docente di “Culture, Identità, Religioni” presso Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”), Tommaso Di Francesco (redattore esteri “Il Manifesto”), Fabio Marcelli (Ricercatore ISGI | Istituto Studi Giuridici Internazionali – CNR) e Patrizia Sentinelli (direttrice di “Altramente”, esperta di cooperazione internazionale). Ospite internazionale la regista Sonja Blagojevic, vincitrice del XXII Festival Internazionale del Cinema Etnografico di Belgrado. Partecipano inoltre Kumjana Novakova, direttrice del Festival dei Diritti Umani di Sarajevo e Turi Finocchiaro, direttore del Faito Doc Festival – Festival Cinema Documentario. In prossimità del 2014, centenario dell’inizio della I Guerra Mondiale e tra gli anniversari del “lungo ventennale” della Guerra di Bosnia, alla fine di un 2013 che ha visto il rilancio dell’iniziativa per l’integrazione europea e celebrato la stipula dei primi accordi di dialogo tra Belgrado e Pristina dopo la Guerra del Kosovo, i Balcani Occidentali sono sempre più, al tempo stesso, epicentro e margine della complessità e delle contraddizioni della costruzione europea. Nel corso dell’evento sarà proiettato il film “KOSMA” di Sonja Blagojevic (Serbia, 2013, 75 min.), che pone al centro la storia di “Radio Kosma”, unico collegamento tra comunità serbe in Kosovo.

Al Pan – Palazzo delle Arti di Napoli, alle 17,00 si torna poi a parlare di Balcani in una tavola rotonda dal titolo “Un lungo dopo-guerra: i Balcani Occidentali tra memoria e cooperazione internazionale” a cura di Gianmarco Pisa (Segretario Istituto Italiano Ricerca per la Pace), Operatori Di Pace – Campania, CEICC con la partecipazione di Tommaso Di Francesco (redattore esteri “Il Manifesto”), Patrizia Sentinelli (direttrice di “Altramente”, esperta di cooperazione internazionale), Kumjana Novakova (direttrice HRFF Serajevo), Turi Finocchiaro (regista, direttore Festival Faito DOC), Sonja Blagojevic (regista), Lorenzo Giroffi (regista e scrittore) e Manuela Marani (Fondo Provinciale Milanese Coop, già collaboratrice presso l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale della Provincia di Napoli). Il progetto degli “Operatori di Pace – Campania” dal titolo “Corpi Civili di Pace in Kosovo”, sostenuto dal Comune di Napoli, intende anche essere l’occasione per una indagine volta a ri-costruire terreni condivisi per il dialogo e il riconoscimento reciproco tra le comunità locali. In chiusura, sarà proiettato il film “La besa di Luce” di Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti (Belgio/Francia, 2007, 53 min.) in cui si descrive la storia di Luce, una donna che perde il figlio durante i disordini del ’91 in Albania. Dopo un lungo percorso spirituale e seguendo uno degli aspetti meno noti del Kanun, Luce decide di non vendicarsi e perdonare l’assassino. In un rito di riconciliazione, la famiglia cattolica della vittima e quella musulmana dell’assassino, s’incontrano e si promettono la pace. Oggi Luce è una mediatrice di pace e sta tentando di riconciliare altre famiglie coinvolte nelle vendette del sangue.

Durante il forum sono inoltre previste l’illustrazione dei contenuti del volume di Gianmarco Pisa dal titolo “Corpi Civili di Pace in Azione”, una ricerca-azione per la pace edita da “Ad Est dell’Equatore” e la proiezione del reportage “Essere Kosovaro” di Lorenzo Giroffi (Italia/Kosovo, 2012, 19 min.), un viaggio all’interno di un giovane Paese che ha nella sua autodeterminazione un caso anomalo nel diritto internazionale. Il Kosovo ospita infatti un protettorato internazionale che non ha ben definiti i suoi tempi di scadenza, con un potenziale di multi etnicità piegato dal rancore di un passato ancora troppo caldo ed un futuro poco speranzoso per le sei comunità etniche presenti nel Paese.

Nel pomeriggio a partire dalle 15,00 il Festival propone però anche una nuova tappa al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Via Porta di Massa, 32) con l’incontro “Il traffico clandestino di organi umani: favola o realtà” a cura di Santa Rossi, Associazione Indiani d’Occidente e Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con la partecipazione di Sergio Moccia (Ordinario Diritto Penale presso Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Franco Tavella (Segretario regionale CGIL), ASPER Coord. Eritrea Democratica,  Francesco Mauro Iacoviello (Sostituto Procuratore Generale della Cassazione), Antonio Bevere (Magistrato di Cassazione) e Roberto Orazi (regista).

Secondo Santa Rossi, il fenomeno del mercato clandestino degli organi è presente anche in Italia e oggi, grazie ai social network, è emerso in tutta la sua interezza, supportato anche da una relazione della Magistratura pubblicata dal Censis.

In chiusura, si assisterà alla proiezione di “H.O.T. Human Organs Traffic” di Roberto Orazi (ITA, 2009, 61 min), un’inchiesta straordinaria tra i protagonisti del traffico mondiale di organi umani: i donatori, spesso costretti con l’inganno o con il ricatto a rinunciare a un pezzo del loro corpo in cambio di una promessa di lavoro o di una cifra che a volte non vedono neppure; ma anche i mediatori, i trafficanti, i malavitosi che organizzano il passaggio delle persone e dei loro organi da uno Stato all’altro, a volte addirittura da un continente all’altro, spesso grazie alla complicità delle polizie o delle cliniche private. E poi, appunto, i chirurghi che operano a cottimo, sanno ma fingono di non sapere e a volte sono addirittura in combutta con la malavita.