Giovedì 17 Novembre 2011

Il tema:

— Caffè in Sala Stampa
— Nonostante voi, storie di persone diversamente abili

Gli ospiti:

— Marco Cavallo, cavallo di resina
— Ida Di Benedetto, attrice
— Antonella Stefanucci, attrice
— Domenico Ciruzzi, avvocato
— Aldo Policastro, magistrato
— Emilio Lupo, Psichiatria democratica
— Dario Stefano Dell’Aquila, Associazione “Antigone”

Giovedì 17 novembre il tema principe, sviluppato grazie alla Cooperativa Dedalus e al consorzio di cooperative GESCO, sarà “Nonostante voi, storie di persone diversamente normali”. In Sala Stampa gli ospiti della giornata saranno intervistati da Rossella Galletti, corrispondente del Roma. Presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” sarà proiettato “Rent Boys – Voci dalla strada”, un documentario sulla prostituzione maschile prodotto dalla Cooperativa Dedalus, seguito da un dibattito con studenti e docenti. Al termine dell’incontro, seguirà una performance per strada con Marco Cavallo, icona di cartapesta, simbolo della dismissione dei manicomi. Marco Cavallo arriverà  alla Galleria Umberto I, fermandosi in vari punti per animare il percorso. L’intera azione sarà documentata dalla redazione di Napoli Città Sociale. Nel pomeriggio, all’Istituto “Paolo Colosimo” è prevista invece la proiezione di un documentario della Commissione d’inchiesta del Servizio Sanitario Nazionale girato negli ex manicomi giudiziari e dei docu-film “Camera Chiara” e “A spasso coi gamberi”. Sarà inoltre proposto un intervento teatrale con Ida Di Benedetto e Antonella Stefanucci dal quale scaturirà un dibattito con l’avvocato Domenico Ciruzzi, il magistrato Aldo Policastro, lo psichiatra Emilio Lupo e Dario Stefano Dell’Aquila dell’Associazione “Antigone”.

In serata, al Cinema “Academy Astra” saranno proiettati i film in concorso.

IL PROGRAMMA

“Caffè IN SALA STAMPA”

a cura dell’Ufficio Stampa del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli

Caffè Letterario “Intra Moenia” 

Ore 10.30: Incontro con i protagonisti della giornata e Rossella Galletti, Roma.

“NONOSTANTE VOI, STORIE DI PERSONE DIVERSAMENTE NORMALI”

a cura di GESCO Gruppo di imprese sociali, in collaborazione con il portale Napoli Città Sociale

Università degli Studi di Napoli “Federico II”, facoltà di Scienze Politiche – Aula magna 

Ore 9.00: Proiezione di “Rent boys – Voci dalla strada” di Luca Oliviero per la cooperativa sociale Dedalus (Italia, 2010, 40′). A seguire dibattito con gli studenti sulla prostituzione maschile a Napoli, con l’aiuto di docenti ed esperti.

Galleria “Umberto I”

Ore 15.00: Performance di strada con il cavallo di resina Marco Cavallo, simbolo della dismissione dei manicomi. Marco Cavallo arriverà alla Galleria Umberto I e proseguirà per Via Roma fermandosi in vari punti, per animare il territorio e parlare con la gente. Il viaggio di Marco Cavallo sarà seguito e documentato dalla redazione di Napoli Città Sociale.

Istituto “Paolo Colosimo

Ore 18.00: Marco Cavallo arriva all’Istituto Colosimo. Ida Di Benedetto legge il dialogo Marco Cavallo e il Drago con gli internati di Montelupo insieme a Domenico Ciruzzi avvocato, Aldo Policastro magistrato, Emilio Lupo Psichiatria democratica, Dario Stefano Dell’Aquila associazione Antigone, oltre a oper     tori e utenti delle cooperative del gruppo Gesco (Dedalus, Il Calderone, Alser, Alisei, L’Aquilone). Seguirà la lettura del brano Cavallo per Napoli, a cura di Antonella Stefanucci.

Ore 19.00: Proiezione del documentario della Commissione d’inchiesta del Servizio Sanitario Nazionale girato negli ex manicomi giudiziari da Francesco Cordio (Italia, 2011, 30′) e delle docufiction “Camera Chiara” a cura del Centro Diurno di Riabilitazione Canone Inverso (Italia, 2004, 13′) e “A spasso coi gamberi” di Enzo Cuomo e Luca Galatola (Italia, 2009, 8′) per la cooperativa sociale Il Calderone.

Al termine discussione aperta con cittadini, utenti, operatori dei servizi pubblici e del terzo settore, esperti di salute mentale e rappresentanti istituzionali.

“CONCORSO CINEMATOGRAFICO”

quarta edizione

Napoli, Cinema “Academy Astra”

Ore 19.00 – 23.00: Proiezioni dei film in concorso.

Human Rights Short – “I’m Here”, di  Jude Chehab

Human Rights Short – “In My Prison”, di Alessandro Grande

Human Rights Doc – “(R)esistenza”, di Francesco Cavaliere

Human Rights Doc – “Lettere dal deserto (Elogio della lentezza)”, di Michela Occhipinti

Human Rights Doc – “Vivamazonia”, di Francesco Cannito

Human Rights Short – “I’m Here”, di  Jude Chehab (Libano 2011, 4’)

Un film di 4 minuti che parla di come la società ponga limiti alla “Hijabis”, la libertà di espressione. Le donne musulmane sono immobili nelle società in cui vivono. Scrive Jude Chehab: «Ho girato “I’m Here” perché è difficile per la maggior parte delle donne musulmane che portano il velo trovare lavoro nel mondo. I datori di lavoro e le aziende e, in generale le persone, continuano a giudicarle dal foulard che portano sulla testa e dal modo in cui sono vestite». “I’m Here” sfida queste barriere. Non è facile né piacevole da vedere, ma nel momento in cui le donne musulmane si sentono libere, parlano orgogliosamente delle loro professioni senza pronunciare una sola parola.

Human Rights Short – “In My Prison”, di Alessandro Grande (Italia 2010, 7’)

Un detenuto non riesce a sopportare l’ambiente opprimente che si respira all’interno di un carcere ed escogita così un piano per mettere fine alle sue angosce e ritrovare la serenità.

Human Rights Doc – “(R)esistenza”, di Francesco Cavaliere (Italia/Olanda 2011, 82’)

(R)esistenza racconta otto storie di resistenza civile a Scampia, il noto e problematico quartiere alla periferia nord di Napoli descritto anche in “Gomorra” di Roberto Saviano. In un contesto di forte degrado sociale, criminalità e disoccupazione, i protagonisti raccontano in prima persona la loro vita nel quartiere, considerato il più grande mercato di droga d’Europa.

 Human Rights Doc – “Lettere dal deserto (Elogio della lentezza)”, di Michela Occhipinti (Italia 2010, 88’)

Il mondo corre. Hari cammina. Le sue scarpe consumate percorrono lunghe distanze nel deserto per recapitare messaggi chiusi in lettere scritte a mano, dalla calligrafia preziosa, da consegnare a destinatari che abitano villaggi sperduti, chiusi in una dimensione temporale dimenticata, fuori dal mondo. Le lettere parlano di amori, matrimoni, successi e decessi. Quelle che portano la morte si riconoscono subito, sono quelle con l’angolo destro tagliato, che Hari legge sull’uscio ad alta voce e poi strappa, perché le brutte notizie vanno distrutte, disperse, cancellate per sempre. In un mondo in cui il tempo è un lusso, la velocità è sinonimo di efficienza e civiltà e dove si comunica premendo tasti che riproducono caratteri tutti uguali, la storia di Hari è un’isola cristallizzata nel tempo. Quando l’unico modo per comunicare era un foglio, una penna, l’inchiostro. Quando la gente era ancora in grado di aspettare. Un ritorno alla lentezza, e alla natura, quella inospitale del deserto del Thar. Finché arrivano delle strane torri metalliche, intruse nel paesaggio, a rivoluzionare la vita del piccolo villaggio.

 Human Rights Doc – “Vivamazonia”, di Francesco Cannito (Brasile 2010, 54’)

Nel cuore della foresta amazzonica, sul fiume Jauperì, in un’area abbandonata dalle istituzioni e con un elevato tasso di analfabetismo, c’è una piccola scuola rurale, in cui i bambini non imparano soltanto a leggere e scrivere ma a difendere il loro ambiente naturale da chi, in nome del profitto, cerca di distruggerlo.

 “Rent boys – Voci dalla strada”, di Luca Oliviero (Italia 2010, 40’)

Video inchiesta che esplora il mondo della prostituzione maschile a Napoli, ascoltando le voci di cinque giovani lavoratori del sesso di differenti nazionalità e di alcuni operatori sociali impegnati nella lotta al fenomeno. È tra le fasce più povere e marginali della popolazione straniera che si collocano i rent boys: dalle loro parole emergono le motivazioni del ricorso alla prostituzione, raccontano la loro “prima volta”, ovvero le prime “marchette”.

 Film documentario girato negli ex manicomi giudiziari, di Francesco Cordio (Italia 2011, 30’)

Immagini  che la Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale ha girato negli ex manicomi giudiziari. Le telecamere di Francesco Cordio hanno seguito il lavoro dei parlamentari che  sono entrati senza preavviso nelle fatiscenti strutture. Quello che  hanno trovato è atroce.

  “Camera Chiara” , a cura del Centro Diurno di Riabilitazione psichiatrica “Canone Inverso” (Italia 2004, 13’)

Docufiction che intende descrivere il senso e la forza di un collettivo al lavoro. La camera chiara è un’istallazione mobile, prima ideata e provata e poi insediata al centro della città, come spazio “urgente” alla messa in scena di una opera di Ionesco sul tema delle contaminazioni urbane. La camera chiara ha dimensioni che si ottengono solo a guardarla, perché è di un bianco abbagliante, di un volume a leggerezza unica fuori e a concentrazione dolce e dura dentro.

 “A spasso coi gamberi”, di Enzo Cuomo e Luca Galatola (Italia 2009, 8’)

Una giornata di festa in una struttura riabilitativa per la salute mentale, ma anche una giornata di lavoro per chi vi opera. Un solo obiettivo: stare insieme volendosi bene.