Era la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 quando un aereo sentinella di Frontex, il servizio militare che controlla le frontiere europee, avvistò nel mare Ionio, a pochi chilometri dalla costa calabrese, una barca che, sotto coperta, dava inequivocabili riscontri di presenze umane. In realtà, lo avremmo saputo il giorno dopo, trasportava verso le coste italiane quasi 200 persone, tra cui una cinquantina di bambini. Di questi 35 scompariranno tra le onde, ad appena pochi metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, una piccola località nei pressi di Crotone, nelle prime ore del mattino, dopo che la barca avrà impattato su un banco di sabbia a meno di cento metri dalla spiaggia. Potrebbe sembrare la cronaca fredda e disumana di una delle tante disgrazie che si consumano nel Mediterraneo e non fanno più notizia, ma stavolta la tragedia, che conterà 95 morti, è una strage annunciata a cui i nostri sistemi di sicurezza in mare non hanno dato risposta adeguata. Una strage di Stato.

Nei giorni successivi, man mano che i corpi esanimi delle povere vittime affioravano tra le onde, sconvolgendo i pescatori e i volontari che si avvicendano sulla spiaggia, affioreranno anche le responsabilità istituzionali e l’indifferenza con cui la barca è stata ignorata dai sistemi di guardia costiera.

Gli autori del XV Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, dal titolo “DirittiMinori – I bambini alla guerra” vogliono ricordare così le piccole vittime di Cutro, dedicando a loro questa nuova edizione che parlerà molto di bambini ed adolescenti, di ragazzi e ragazze di tutto il mondo che vivono con sofferenza quella che dovrebbe essere la loro età più bella.

La serata di apertura offrirà quindi uno sguardo sulla sorte dei bambini che arrivano sui barconi e rischiano come e più degli adulti di ritrovarsi in fondo al mare o addirittura contenuti in un centro di accoglienza che di accogliente non ha proprio nulla. Il Festival dedicherà tra l’altro una intera giornata ai minori non accompagnati, quella di lunedi 20 novembre, con un incontro con gli studenti e gli esperti. Ma nella serata inaugurale l’obiettivo sarà puntato sul racconto che il regista Fabio Masi e la portavoce di Amnesty Italia, Francesca Corbo, faranno attraverso il film “Male nostrum” che narra storie di mare e di gente disperata, ma anche di italiani solidali e coraggiosi.

Il racconto continuerà con le voci di testimoni di quei giorni terribili, le Memorie Mediterranee, quattro donne (Valentina, Serena, Silvia e Yasmine) che hanno seguito le fasi concitate del dopo naufragio e hanno accolto le famiglie delle vittime, offrendo loro assistenza legale e conforto umano. Dal loro racconto, dagli spezzoni di filmati ritrovati e dalla voce dell’avvocato Domenico Oliverio, tutore volontario di due bambini sopravvissuti al naufragio, capiremo quello che i media non ci hanno svelato, cioè il comportamento delle istituzioni e dei responsabili dei soccorsi in quei momenti. Giudicheremo le scelte del nostro Governo che ha immediatamente prodotto un decreto legge per rendere ancora più difficile l’iter di chi cerca di raggiungere le nostre coste con imbarcazioni improvvisate e in cerca ospitalità, quasi a voler punire le scelte disperate di chi fugge da condizioni di pericolo e di grave sofferenza, quasi a voler imputare a questi sventurati la colpa di essere poveri e oppressi.

Forse a tutto questo dolore potrà portare un po’ di conforto la chitarra e la voce di un cantautore popolare, Massimo Ferrante, che farà da colonna sonora del XV Festival e che ci proporrà, in musica, la poesia che il filosofo Aldo Masullo aveva dedicato al bambino migrante, trovato annegato con la pagella cucita in tasca.

Comincia così il nostro XV Festival che speriamo possa portare un po’ di luce e di umanità alle nostre menti provate da tanto dolore, da questi anni che ci riservano immagini e storie che pensavamo ormai lontane per sempre.

La serata inaugurale del XV Festival comincerà alle ore 18.00 del 15 Novembre nella sede di Piazza Forcella in via della Vicaria vecchia 23, Napoli. In apertura proiezione del film “Male Nostrum” di Fabio Masi alla presenza dell’autore, con introduzione curata dalla portavoce di Amnesty Italia, Francesca Corbo. A seguire breve performance musicale di Massimo Ferrante, chitarra e voce. La serata prosegue con le testimonianze delle Memorie Mediterranee (Yasmine Accardo, Valentina Delli Gatti, Silvia di Meo e Serena Romano) con interventi dell’avvocato Domenico Oliverio, tutore dei minori.