Le immagini di una repressione

Alle porte dell’Europa c’è un Paese molto esteso, la Bielorussia, che 30 anni fa faceva parte dell’URSS. Oggi ambisce a divenire parte dell’Europa ma è uno dei più “attenzionati” dall’UE per via delle continue e profonde violazioni dei Diritti Umani di cui il suo Governo e il suo Presidente Aljaksandr Lukašėnka sono accusati. In particolare Lukasenka è premier da 27 anni ininterrottamente ed è ritenuto l’ultimo dittatore europeo.

“The machine breathes, I don’t”

Quest’anno, in primavera, la direttrice del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Minsk, capitale della Bielorussia, Tanya Hatsura Yavorska, anch’esso aderente alla rete Human Rights Film Network di Amnesty, è stata arrestata con l’accusa di aver screditato il suo Paese mostrando foto di medici pubblici impegnati nella lotta al Covid. La mostra “The machine breathes, I don’t” denunciava infatti l’atteggiamento oscurantista del Governo bielorusso durante il primo lockdown, contrassegnato da profonda omertà e falsità nella diffusione delle notizie riguardanti il contagio dilagante, esponendo di fatto i cittadini ad un rischio costante e crescente. A seguito di quell’evento, la comunità dei Festival cinematografici europei, sollecitata dal Festival di Varsavia e sostenuta in primis dal nostro Festival, ha reagito raccogliendo 150 firme per un appello al Governo per liberare Tanya e i suoi colleghi dell’ong Zvyano,

Il risultato, ottenuto in pochissimi giorni, è che Tanya è stata liberata ma suo marito e i suoi figli sono stati espulsi in Ucraina e la sua ong messa sotto processo e minacciata di scioglimento per attività terroristica. Il processo è ancora in fase istruttoria, ma nel frattempo Tanya ci ha inviato un filmato di saluto e testimonianza in cui ringrazia la comunità cinematografica europea della solidarietà e aggiunge le foto incriminate, con commenti dei medici coinvolti nella repressione e licenziati, arrestati e torturati. Un documento straordinario.

Il Festival di Napoli mostrerà con orgoglio queste immagini e i commenti dei protagonisti e si farà promotore della diffusione di questi documenti in tutta Europa per sostenere la solidarietà con i coraggiosi attivisti di Minsk.

Nota: il saluto di Tanya (con sottotitoli italiani) e le foto incriminate saranno mostrate nella serata di apertura del Festival, mercoledì 10 novembre dalle ore 18.00 nello Spazio Comunale Piazza Forcella, in via della Vicaria Vecchia 23, Napoli, e in diretta sulla pagina Facebook del Festival.