Cinema in libertà – I vincitori della XI edizione
La Palestina di Nicola Zambelli e il Peru’ di Stefano Sbrulli vincono il concorso cinematografico 2024 nelle carceri della Campania
La XI edizione di CINEMA IN LIBERTA’, il concorso cinematografico del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli riservato agli Istituti carcerari della Campania, quest’anno ha coinvolto le Case Circondariali di Poggioreale e Secondigliano, le più grandi della regione.
Come stabilito nel format degli ultimi anni, le categorie competitive sono state due, Lungometraggi e Cortometraggi, e le opere in concorso (3 per ogni categoria) sono state tutte selezionate dalle opere in concorso all’ultima edizione del Festival partenopeo, svoltasi nel mese di novembre 2023.
Ecco le opere.
CORTOMETRAGGI
IL VICOLO DEI SOGNI, di Lorenzo Giroffi, 20’, ITALIA
REGIA: Lorenzo Giroffi
SCENEGGIATURA: Lorenzo Giroffi
FOTOGRAFIA: Lorenzo Giroffi
DONDE LOS NIÑOS NO SUEÑAN, di Stefano Sbrulli, 20’, ITALIA
REGIA: Stefano Sbrulli
SCENEGGIATURA: Stefano Sbrulli, Luca Marinacci
FOTOGRAFIA: Stefano Sbrulli
BLACK FRAME IN MY EYES, di Amir Athar Soheili, Amir Masoud Soheili, 28’, SIRIA
REGIA: Amir Athar Soheili, Amir Masoud Soheili
SCENEGGIATURA: Amir Athar Soheili
FOTOGRAFIA: Hasan Nahi
MONTAGGIO: Saeed Atefi
LUNGOMETRAGGI
SARURA, di Nicola Zambelli. 1h19’, ITALIA
REGIA: Nicola Zambelli
SCENEGGIATURA: Nicola Zambelli, Roberto Zinzi
FOTOGRAFIA: Nicola Zambelli
SE BUSCA, di Mariano Pozzi, 45’, ARGENTINA
REGIA: Mariano Pozzi
SCENEGGIATURA: Mariano Pozzi, Agustín Muñiz
FOTOGRAFIA: David Nazareno
SCALTRI INGENUI, di Fabio Longagnani, 55’, ITALIA
REGIA: Fabio Longagnani
SCENEGGIATURA: Fabio Longagnani
FOTOGRAFIA: Fabio Longagnani
Le proiezioni sono state svolte nel mese di aprile e le votazioni hanno avuto luogo contestualmente attraverso schede individuali proposte ai giurati in cui ogni opera poteva essere valutata con un voto da 1 a 10 e con l’aggiunta di brevi note descrittive.
A causa del fatto che le proiezioni si sono svolte in giorni differenti e non tutti i giurati hanno potuto presenziare a tutte le proiezioni, I risultati sono stati valutati dividendo il numero complessivo dei voti ottenuto da ogni opera per il numero di votanti effettivi che hanno visionato l’opera.
Ecco gli esiti finali
TITOLO FILM | TOTALE PUNTI OTTENUTI | PUNTEGGIO FINALE |
CORTI | ||
Il vicolo dei sogni | 631 | 7,79 |
Donde los ninos no suenan | 660 | 8,35 |
Black frame in my eyes | 663 | 8,28 |
LUNGHI | ||
Sarura | 684 | 8,88 |
Se busca | 647 | 8,40 |
Scaltri ingenui | 617 | 8,11 |
I Film risultati vincitori sono quindi “Donde los ninos no suenan” di Stefano Sbrulli per la categoria CORTI e “Sarura “ di Nicola Zambelli, per la categoria LUNGHI.
Come da regolamento, i registi vincitori saranno invitati, stante la disponibilità delle Case Circondariali in cui sono stati più votati, ad incontrare i giurati nelle prossime settimane, per un’intervista aperta con detenuti ed educatori sul senso e sulla storia delle loro opere e sul valore della cultura cinematografica in carcere.
Cogliamo l’occasione di questo comunicato per ringraziare i Dirigenti e gli educatori e le educatrici che hanno reso possibile questo undicesimo concorso con particolare riferimento per i Direttori Carlo Berdini e Luisa Russo e alle educatrici ed educatori e funzionari Gabriella di Stefano, Giovanna Cimmino, Gaia del Giudice, Bruno Bocconi, Antonio Pascale, Federica Tondo e agli agenti penitenziari che hanno tecnicamente supportato le giornate di proiezione e assicurato i servizi di sicurezza all’interno delle strutture carcerarie.
Grazie alla generosa collaborazione di queste figure professionali (che potremmo definire amiche, senza tema di essere smentiti), da tempo collegate al nostro Festival, è possibile realizzare questo concorso anche in condizioni difficili, considerato che le strutture carcerarie sono soggette a condizioni di lavoro sempre molto critiche.
Nella speranza di avere fornito comunque un servizio utile ai detenuti e ai loro educatori, diamo a tutti e tutte appuntamento all’anno prossimo, sperando di poter raggiungere le carceri minorili, femminili e di massima sicurezza che quest’anno non hanno potuto partecipare per ragioni tecniche e logistiche.