Il processo di appello a Domenico Lucano, ex Sindaco di Riace, paesino della Calabria ionica, condannato in prima istanza a 13 anni e 4 mesi per i reati connessi alla gestione del progetto di ospitalità dei migranti, giungerà ad una svolta decisiva nel prossimo mese di aprile.

La discussa vicenda che ha tenuto banco nelle cronache mediatiche dall’ottobre del 2018 e polarizzato l’attenzione del mondo della solidarietà (non solo italiano), suscitando la reazione indignata di importanti protagonisti del mondo culturale europeo, si avvicina alla sentenza di secondo grado che verrà emessa a breve dal Tribunale di Reggio Calabria.

E questo è il momento, per tutti i sostenitori e gli amici di Mimmo Lucano, di riprendere il megafono e gridare l’innocenza di quest’uomo e la necessità che il processo riprenda la via giusta e si scrolli di dosso le accuse di giudizio “politico” che sono seguite alla prima sentenza, emessa, nel settembre 2022, dal Tribunale di Locri.

Il primo appuntamento è fissato a Roma, mercoledì 22 febbraio p.v., presso la sala Stampa Esteri di via dell’Umiltà 83, alle ore 12, per la presentazione del libro, appena edito da Castelvecchi, “Processo alla solidarietà – La giustizia e il caso Riace” in cui alcuni noti e qualificati sostenitori dell’innocenza di Lucano, avanzano idee e riflessioni sulla abnorme sentenza di primo livello emessa a carico di Lucano e sulle motivazioni espresse dal tribunale di Locri. Tra i relatori Luigi Manconi, Luigi Ferrajoli, Giovanna Procacci, Ahmad Ejaz e Domenico Rizzuti. Ma il tour che accompagnerà il libro in tutt’Italia è appena iniziato. Proseguirà con importanti appuntamenti a Palermo, Milano, Napoli ed altre città per chiedere che le tentazioni di linciaggio politico a carico di Lucano vengano espulse dal percorso giudiziario e si torni a dare un giudizio sereno su una vicenda che ha assunto i contorni di una persecuzione ideologica.

L’altra data da segnare in agenda è quella di domenica 26 febbraio e corrisponde ad un grande raduno che si terrà a Riace, indetto spontaneamente dal movimento che ha visto il concorso di centinaia di sostenitori sparsi nelle varie regioni italiane, per gridare “basta!” a questa oscura vicenda giudiziaria e gridarlo con la voce di migliaia di semplici cittadini che hanno seguito negli anni il laboratorio sociale riacese e ne hanno condiviso i fini, le originali modalità di conduzione. E’ il “popolo di Riace” che ha perfettamente compreso e accettato anche le scelte a volte discutibili di gestione del Villaggio Globale, convinti dell’assoluta onestà del comportamento istituzionale dell’allora Sindaco. L’appuntamento è nella Piazzetta Donna Rosa di Riace, dalle 10 del mattino con un menu ricco di incontri e di spunti di confronto che durerà fino a sera.

Siamo certi che il “popolo di Riace”, ovvero i sostenitori di Mimmo Lucano e tutti coloro che vorranno riflettere con noi sui dettagli giudiziari di questa incredibile storia italiana, potranno trovare, in questi due eventi, notizie utili a dare un giudizio autonomo e riconoscere nella “rivoluzione riacese” iniziata nel 1998, interrotta dalla magistratura nel 2018, ma ancora viva e pulsante nel Villaggio Globale di Riace, i motivi per sperare che il nostro Paese, dalle istituzioni al popolo tutto, sappiano riconoscere i limiti e soprattutto i meriti e il coraggio di quest’uomo e gli restituiscano la dignità di cui è stato privato da misure ingiustificate e da un processo viziato da ombre di persecuzione politica, in una regione storicamente afflitta da infiltrazioni criminali fin dentro le più remote articolazioni istituzionali.

Scarica qui il testo dell’ Appello alla mobilitazione del 26 febbraio (43 download)