XI Festival – Chiusura con il sax di Sandro Deidda
Il sax di Sandro Deidda chiude l’XI Festival al Maschio Angioino
Toccherà a lui, Sandro Deidda, jazzista salernitano, docente del Conservatorio “Martucci” e coordinatore del Dipartimento di Musica Jazz e Pop, chiudere la serata conclusiva dell’XI Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli dedicato ai cambiamenti climatici e a Silvia Romano.
Dopo 8 intense giornate di eventi, testimonianze, dibattiti e film internazionali, il suono vellutato del suo sax accenderà le luci della serata napoletana, evocando melodie di Nino Rota, Nicola Piovani ed Ennio Morricone tra le mura austere del Maschio Angioino. Un omaggio che il Festival offre al suo pubblico per tornare, almeno per un attimo, al cinema d’autore più tradizionale e importante e ribadire che la settima arte non ha confini di espressione e di sentimento.
Deidda ha un’esperienza davvero invidiabile; diplomato in clarinetto nel 1987, si è laureato al D.A.M.S. di Bologna nel 1991 ed ha iniziato ad esprimersi giovanissimo, collezionando esperienze con Paolo Damiani, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Maria Pia De Vito, Stefano Palatresi, Gianni Ferrio, Fred Bongusto, Eduardo De Crescenzo, Johnny Dorelli, Gigi Proietti, Amedeo Minghi, Piergiorgio Farina, Pinuccio Pirazzoli, Renzo Arbore, Solis String Quartet, Sergio Caputo, Hilton Ruiz, Claudio Roditi, Randy Brecker, Tom Harrell, Bob Dorough e il vocalist Carl Anderson (il Giuda di Jesus Christ Superstar).
Dal 2002 al 2012 è stato sassofonista dei Manhattan Transfer, unico europeo del progetto.
Oggi, insieme a Guglielmo Guglielmi e Aldo Vigorito, anima il Trio di Salerno, una raffinata formazione jazzistica con cui ha realizzato tre incisioni importanti che comprendono alcune colonne sonore di film che hanno segnato il cinema italiano.
I brani scelti per la serata del 30 novembre ripercorreranno, tra immagini e suoni, le scene più belle di “Metti una sera a cena” di G. Patroni Griffi, “Ginger e Fred” di F. Fellini, “Giù la testa” e “ C’era una volta in America” di S. Leone.
Un arrivederci di grande armonia alla XII edizione.