Una scintilla accende la VI edizione dei “Giovedì” di Salerno
E’ bastata una scintilla ed è stato subito feeling tra il pubblico del Mumble Rumble di Salerno e Andrea Esposito, il rapper di “Istruzioni per l’uso”, compositore e interprete delle sue trascinanti ballate “diverse”.
Ieri sera tutta la sala del locale salernitano si è messa a saltare al ritmo delle creazioni di questo giovanissimo che ha scelto la musicoterapia per raccontare il suo disagio e la lotta con cui ogni giorno si dà il coraggio giusto per non mollare e mantenere il contatto con il mondo che va più in fretta. Insieme ad altri amici di cura (“I Villani Brothers”), Andrea, ospite del Dipartimento di salute mentale di Mercato san Severino (SA), magistralmente coordinati dalla dott.ssa Adriana Iannone e dal dottor Nello de Martino, ha stupito le decine di spettatori che si erano riuniti per assistere alla proiezione di “La stanza delle pietre e del cielo” di Sara Grilli, il documentario che ha aperto la VI edizione dei “Giovedi del Cinema dei Diritti Umani” di Salerno. Un film che parla appunto del disagio mentale e della storia degli ex OPG con straordinaria precisione e stile narrativo sobrio.
Entusiasti i giovani autori del film, Cristiana Grilli e Francesco Toscani, presenti in sala, incantati gli ospiti Fedele Maurano, direttore del DSM ASL 1 di Napoli e Giulio Corrivetti, direttore DSM di Salerno, insomma una serata da incorniciare che fa ben sperare per i prossimi Giovedì di maggio della rassegna salernitana.
Il confronto tra il dott. Maurano e la platea ha riproposto il format del Festival del Cinema dei Diritti Umani che mette insieme testimoni ed esperti per animare dialoghi tra culture e provenienze diverse; sullo sfondo di questa serata restano le ombre pesanti della fine di Francesco Mastrogiovanni (morto 8 anni fa nell’Ospedale di Vallo della Lucania per le conseguenze di un ricovero nel reparto psichiatrico) e delle difficoltà che la cura della salute mentale sta incontrando in tutto il nostro Paese a 40 anni dalla legge Basaglia. Ma il confronto, anche se ha attraversato momenti difficili e di aperto contrasto, è rimasto civile e composto, offrendo agli autori un buon riscontro del loro lavoro e una concreta panoramica delle scelte istituzionali del “dopo OPG”.
Prosegue il cammino del Cinema dei Diritti Umani a Salerno, per la prima volta ospitato nel quartiere orientale di Pastena. Da questo primo passo sembra che siamo nella direzione giusta.
Appuntamento quindi a Giovedì prossimo con Giovanni Meola in “Non è Gomorra”, uno sguardo ironico alla malavita di casa nostra per conoscere un giovane e promettente autore teatrale e cinematografico.
Visualizza il rap di Andrea Esposito