VIII Festival: l’anima indomita dell’Argentina nel “Dr. Guevara” di Jorge Denti
In anteprima italiana, il regista italo-argentino Jorge Denti, storico fondatore del Cine de la Base argentino e testimone delle lotte di liberazione del suo Paese, porta al Festival di Napoli il suo ultimo lavoro “La huella del Dr. Ernesto Guevara”. Si tratta di un ritratto autentico del futuro “Che”, ancora giovane e appena laureato, un medico come tanti, però pieno del fuoco sacro della conoscenza, in cerca di se stesso in giro per tutto il continente sudamericano con gli amici di sempre, Alberto Grenado e Carlos “Calica” Ferrer.
Il giovane dottore è già un ricercatore rigoroso, un fervido lettore amante di poesie, aspirante fotografo, appassionato di archeologia e sociologia e pure un coraggioso cronista. Lo andremo scoprendo nelle testimonianze che raccontano l’avventura in treno che lo porterà dalle pampas all’altipiano andino, viaggiando in un vagone, in promiscuità con gente povera. Guevara legge il Canto General di Pablo Neruda come se consultasse una carta geografica. Egli rivivrà intimamente gli episodi più significativi del viaggio precedente quando era ancora medico praticante. E’ su questo secondo intrigante viaggio in America Latina che si concentra il film. La storia prende le mosse dal carteggio che Ernesto ebbe con la sua famiglia, soprattutto con sua madre, la zia Beatrice e la sua compagna di studi Betta “Tita” Infante e si avvale della testimonianza di suo fratello Juan Martin e di più di 20 persone che accompagnarono la vita del Dr. Ernesto Guevara. Denti ha realizzato un mosaico degno di uno storiografo.
Davanti allo spettacolo che gli offre il continente sudamericano povero e oppresso, Ernesto Guevara cambierà e apprenderà a porre il suo sguardo. E metterà a frutto tutto questo in Messico, dove lavorerà come fotografo nelle vie della città e dove si impegnò professionalmente come medico nell’Ospedale Generale e riprese le sue ricerche in allergologia e fu medico cardiologo. E se il Guatemala di Arbenz non riuscì, nel 1954, a consolidare la rivoluzione a cui il giovane Guevara aveva dato il suo entusiastico appoggio, sarà in Messico che, dopo essersi unito alla spedizione del Movimento 26 Luglio, agli ordini di Fidel Castro, egli riuscirà a liberare Cuba dalla dittatura di Fulgencio Batista.
E’ straordinaria l’analogia del percorso umano del giovane Guevara con la vita di Jorge Denti, anche lui argentino ed esule in Messico, sempre pronto a sostenere la resistenza del suo paese e tutti i movimenti rivoluzionari sudamericani contro le sanguinarie dittature; Jorge ha messo la sua arte di regista al servizio della lotta contro la prepotenza dei tiranni, cercando col suo cinema la solidarietà degli altri popoli del mondo. Sarà un piacere ritrovarlo al nostro Festival dopo 7 anni.
Jorge Denti sarà a Napoli per tutta la durata del festival e riceverà l’omaggio al suo film nella sera di giovedì 12 novembre, dalle 17 in poi, al Teatro dell’Accademia di Belle Arti.
Il giorno prima, mercoledì 11 novembre, dalle 9.00 alle 11.30, sarà all’Università di Salerno insieme a Valentina Ripa, ospiti dei proff. Rosa Maria Grillo e Pasquale Iacono, per parlare con studenti e docenti del suo cinema e della storia a cui si riferisce.
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