Raccontare l’autismo con la poesia, il cinema e la scienza: Umberto Piersanti, Vittorio Sclaverani e Luisa Russo al festival
Sarà un racconto a più voci quello che l’VIII Festival offrirà dell’autismo, mettendo insieme esperienze differenti e storie lunghe una vita. L’autismo fa parte dei disturbi pervasivi dello sviluppo e comporta, spesso in modo severo, la compromissione qualitativa dell’interazione sociale e della comunicazione, oltre che modalità di comportamento, attività e interessi ristretti, ripetitivi e stereotipati. Questi disturbi non fanno parte delle disabilità facilmente riconoscibili e potrebbero esser quindi definiti come delle “disabilità invisibili”, nonostante ne siano affette dalle 40 alle 50 persone su 10.000. Malgrado l’elevata incidenza di tali disturbi sulla popolazione, le difficoltà che le persone con autismo e le loro famiglie devono affrontare ogni giorno restano in gran parte ancora sconosciute nella nostra società. Non deve sorprendere che di questi disturbi il Festival intenda parlarne non solo attraverso la sperimentazione dell’approccio medico-scientifico, ma anche attraverso la forza del cinema e della poesia, poiché si tratta di un problema che va affrontato a partire dalla sensibilizzazione delle persone che vivono accanto ai soggetti autistici, dai familiari ai vicini, ai compagni di scuola fino ai colleghi di lavoro.
Vittorio Sclaverani, Presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema che da sette anni propone a Torino cinemAutismo, una rassegna nata per avvicinare il grande pubblico all’argomento grazie all’immediatezza e al coinvolgimento emotivo dei film, sarà testimone di questo nuovo momento del Festival. Alcuni filmati di animazione e il racconto dell’esperienza torinese serviranno, alle associazioni napoletane impegnate nel campo, a cercare forme di sinergia con altri gruppi di studio e ricerca. La neuropsichiatra Luisa Russo, coinvolta nella sperimentazione di nuove tecniche in alcuni luoghi della Città di Napoli, proverà a mettere insieme l’esperienza torinese e i nuovi approcci scientifici con il valore delle rime preziose di Umberto Piersanti. Piersanti, tra i più grandi poeti italiani, costantemente richiama nelle sue liriche il figlio Jacopo, affetto da questi disturbi, raccontando la difficoltà di entrare in contatto con il suo mondo lontano, ma anche spiegando con parole diverse il disagio che è quello dei familiari provati dall’impegno quotidiano. L’incontro di queste tre distinte sensibilità e dei diversi approcci di cui ognuno è portatore, accompagnato dall’attenzione di istituzioni e gruppi di azione locali, potrà forse restituire un po’ di solidarietà a chi ha ingaggiato una lotta senza soste contro un male oscuro che esprime simbolicamente il disagio del nostro tempo.
Proiezioni e testimonianze sull’autismo saranno ospitate dal Festival il giorno martedi 10 novembre alle 16.30 al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) in via dei Mille 40, con la partecipazione di Vittorio Sclaverani (Ass. Museo Nazionale del Cinema di Torino), del poeta Umberto Piersanti e della dott.ssa Luisa Russo ed anche di associazioni, insegnanti di sostegno, esperti e istituzioni competenti.