Peppino Lavorato, ex sindaco di Rosarno, Giovanni Maiolo, giornalista, e Mimmo Lucano, sindaco di Riace

Può una mancata firma su un pezzo di carta ridurre alla fame decine e decine di migranti?

Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere dei minorenni a restare senza assistenza sanitaria?

Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere, in questa estate bollente, intere famiglie a vivere senza corrente elettrica, senza un frigorifero funzionante in cui conservare i cibi?

Può una mancata firma su un pezzo di carta costringere decine di lavoratori a restare per 7 mesi senza stipendio?

Può una mancata firma danneggiare l’economia di interi paesi, costringendo molti piccoli commercianti a fare credito per non lasciare morire di fame degli esseri umani?

È quello che sta accadendo visto che la Protezione Civile da un anno non eroga a Caulonia e Riace i fondi stanziati per il progetto di accoglienza “Emergenza Nord Africa”.  Eppure si tratta di progetti di accoglienza considerati da tutti vera eccellenza nel panorama nazionale e anche internazionale. Progetti segnalati dal ministro Andrea Riccardi solo un mese fa, il 20 giugno in occasione della giornata Internazionale dei rifugiati.

Non possiamo più tacere. È per questa ragione che noi, da mercoledì 18 luglio, cominceremo uno sciopero della fame ad oltranza, fino a quando non verrà firmato il decreto di liquidazione.

Domenico Lucano – Sindaco di Riace, Giovanni Maiolo – Re.co.sol. Calabria