Il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli sbarca in Argentina, grazie alla rassegna “Napoli, Napoli, Napoli“, focus sul cinema documentario napoletano in programma presso l’Istituto italiano di cultura a Buenos Aires.

Promossa in collaborazione con DerHumALC – Festival internazionale del cinema dei diritti umani di Buenos Aires, e con il sostegno dell’Ambasciata italiana d’Argentina e dell’Istituto italiano di cultura, la rassegna si chiuderà venerdì 18 novembre con una serata dedicata al cosiddetto “Oro di Napoli”, identità, cultura e tradizione della città partenopea attraverso lo sguardo di tre autori del nuovo cinema napoletano: Alda Terracciano (“Streets of Naples“), Marcello Sannino (“L’ultima Treves“) e Lamberto Lambertini (“Queste cose visibili“).

Nella serata inaugurale di martedì 15 novembre, alla quale hanno preso parte la dott.ssa Giuliana Dal Piaz, direttrice dell’Istituto italiano di cultura, e il dott. Marcello Apicella, primo consigliere dell’Ambasciata italiana a Buenos Aires, sono stati affrontate alcune delle problematiche più importanti della storia recente di Napoli: l’emergenza rifiuti, attraverso il documentario “La bambina deve prendere aria“, di Barbara Rossi Prudente, e il terremoto del 1980, rievocato nel lavoro di Beniamino Daniele, “La polvere e il vuoto“.

Una nutrita platea di spettatori, di origine italiana ma non solo, ha seguito con grande attenzione le proiezioni, partecipando al dibattito finale con numerose domande agli organizzatori presenti in sala: Giuseppe Borrone, in rappresentanza del Festival del cinema dei diritti umani di Napoli; Florencia Santucho, direttrice artistica del festival del cinema dei diritti umani di Buenos Aires; Vanessa Sciarretta, dell’associazione Cinema e Diritti.

Particolarmente apprezzata dal pubblico la capacità dei registi napoletani di raccontare in maniera poetica anche argomenti drammatici e dolorosi per la città, trasmettendo attraverso i film la passione e il forte sentimento di appartenenza alla propria comunità.

Tema della serata di giovedì 17 novembre è invece quello dei migranti, di cui si parla nel cortometraggio “Banduryst“, di Danilo Caputo, e nel documentario “Il sangue verde“, di Andrea Segre.

La rassegna argentina si concluderà sabato 19 novembre, attraverso un collegamento, in diretta dalla sede dell’Ambasciata italiana, con la serata finale del Festival del cinema dei diritti umani in programma nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli. Le autorità diplomatiche italiane presenti in Argentina e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris entreranno in contatto telefonico, per suggellare il profondo legame storico che unisce le due città.