Bagnoli, Circolo ILVA, 13 novembre 2011 – sesto  giorno di Festival

De Magistris dà il calcio d’inizio… della seconda settimana di Festival

Alle 9 di stamattina il Sindaco di Napoli era già in riva al mare, nell’azzurro intenso dell’orizzonte che guarda verso il Monte di Procida, in uno dei posti che meglio esprime la storia operaia di Napoli, il circolo ILVA di Bagnoli. Nisida sta giusto di fronte a ricordarci che oltre i piccoli malati dell’Ospedale Santobono Pausilipon ci sono anche i ragazzi che vivono in carcere di cui ci occuperemo domani, ma oggi la giornata è dedicata a loro, ai medici, agli operatori sanitari e ai genitori di questi ragazzini che lottano con adulta determinazione contro la follia delle loro cellule impazzite che si chiama leucemia. Sono persone  che ci onorano della loro amicizia e ci hanno insegnato tante cose, come il fatto che anche i tumori si possono sconfiggere quando si è uniti e determinati. Ma questi ragazzi in maglietta e calzoncini vincono e superano queste e altre prove, hanno scritto sulla schiena “scugnizzi” e danno vita ad una partita vera con una valanga di goal. Il nostro portavoce Ciccio Capozzi insieme con Paola Ragni dell’associazione Carmine Gallo, Annamaria Pinto e Flavia Camera , Vincenzo Poggi, Aldo Misuraca e il tutto il personale del Pausilipon sono qui a bordo campo a fare il tifo, insieme con gli ex operai dell’ILVA che hanno accolto bambini e genitori con la solita affettuosa cortesia di chi non ha dimenticato di essere “classe”… di avere classe, una classe che non si trova più nei meandri di un mondo del lavoro segnato dalla precarietà e dalla flessibilità più assurda. Sono loro adesso i protagonisti, i vecchi operai che si travestono da Pulcinella per far ridere i ragazzini e che vengono a dichiararsi disponibili per il prossimo Festival, sono gli stessi che avevano i caschi gialli e le mani bruciate dal calore degli altiforni e oggi non hanno più capelli e tute blu, ma solo racconti e parole di ringraziamento per il Sindaco e per noi.

Già il Sindaco… ci ha tributato parole di elogio e di sostegno per il nostro Festival, per la nostra “capatosta” di difensori dei diritti, per le Madres della Plaza de Mayo, ha detto che a Napoli ci vuole eccome, poi ci ha assicurato che verrà anche per la serata finale… ma adesso dov’è? Eccolo a bordo campo coi suoi figli e poi a dare il calcio d’inizio con l’arbitro che è la mamma di un bambino ricoverato, poi si allontana, il sindaco è il sindaco non ha molto tempo, lo sappiamo, nessuno si offende se va via a metà partita. E lui veramente va via, ma poi si ferma, fa una foto, poi un’altra e guarda il campo, c’è un rigore, guardiamo questo e poi ce ne andiamo, dà la mano si suoi bambini che avrebbero voluto rimanere a vedere l’incontro, poi va, adesso dobbiamo andare, su, ma dal corner guarda un’ultima volta il campo, si ferma un istante e dice al più grande dei suoi figli “aspetta, fammi vedere quest’ultima azione…”.

Napoli è una città civile e appassionata, basta che una palla rotola e tutti dietro a correre in nome della salute, del calcio, dei diritti. E a noi basta  una bella giornata di sole per far dire a novembre “l’estate è già qui”.

Maurizio Del Bufalo